Ma Gesù, udito ciò , disse loro: Quelli che sono sani non hanno bisogno di un medico, ma i malati.

ver. 12. Ma quando Gesù udì ciò, disse ] Da ciò apprendiamo che, sebbene sia un affare servile, come lo chiama Platone, e un lavoro senza fine, rispondere e scusarsi a tutte le calunnie (πασιν απολογεισθαι θεραπευτικον); tuttavia, laddove è interessata la gloria di Dio e rischiata la salvezza delle anime di altri uomini, dobbiamo sforzarci di ripulire i nostri nomi e di riparare le nostre offese e umiliazioni che ci sono state poste. Ma questo avvenga con mitezza di sapienza, con peso di ragione, non con ardore di passione, e piuttosto con le parole di Dio che con le nostre, come qui.

Quelli che sono integri ] Non ce ne sono, ma solo nella presunzione. La giustizia civile non fa male, non si lamenta di niente, è sana come una roccia; ma nessun cuore così sano può venire in cielo; poiché, in un altro senso, solo il suono può arrivarci. Solo i peccatori assennati sono capaci di cura e conforto, come si vedono creature senza Cristo.

Non ho bisogno del medico ] E il medico ne ha bisogno altrettanto poco; non è venuto, non se ne cura, per loro hanno da lui tanto aiuto quanto cercano. La presunzione è come una catena al loro collo, e credono che il loro interesse per Cristo, quando non è una cosa del genere. Fanno un ponte della loro stessa ombra, e così cadono nel ruscello; muoiono catturando il proprio pescato, appesi alla propria fantasia, che falsamente chiamano e considerano fede.

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