Commento completo di John Trapp
Nehemia 9:3
E si alzarono al loro posto e leggevano il libro della legge dell'Eterno, il loro DIO [una] quarta parte della giornata; e [un'altra] quarta parte confessarono e adorarono il SIGNORE loro Dio.
ver. 3. E si alzò al loro posto ] Il popolo rimase, per amor di riverenza, alla parola letta. Vedi Nehemia 8:5 . Oppure i ministri si alzavano sui loro pulpiti, dove rappresentano Dio stesso come suoi ambasciatori; e dovrebbe quindi porre ogni amor proprio e mira alla porta del pulpito; e siate pienamente d'animo suo, il quale ha detto: non mi sarei trovato a parlare oa fare nulla che pensassi che Cristo non avrebbe approvato, se fosse corporalmente presente. (Ecolalamp.)
E leggi nel libro ] Dare il senso di ciò che leggono; e applicandolo vicino alle coscienze degli uomini. Questa era davvero una predicazione; poiché come ogni suono non è musica, così nemmeno ogni discorso dal pulpito è predicazione. Cura pastoralis est ars artium et scientia scientiarum, dice uno, È cosa di grande abilità dividere bene la parola. Vedi Nehemia 8:8 .
Una quarta parte della giornata ] cioè Per tre ore: dalle nove alle dodici. Questo garantisce la nostra predicazione di sermoni veloci; sebbene la preghiera sia l'attività principale di un tale giorno. Vedi Geremia 36:6,7 .
E un'altra quarta parte ] sc. Da dodici a tre: così, oltre ai comuni sacrifici mattutini e serali, si dividevano la giornata tra predicazione e preghiera, come facevano quelli, Atti degli Apostoli 6:4 . E come i sacerdoti dell'antichità insegnarono a Giacobbe i giudizi di Dio e mettono l'incenso davanti al Signore, Deuteronomio 33:10 .
Gli ebrei in questo giorno si vantano di dividere la giornata (anche quella lavorativa) in tre parti; i primi, ad Tephillah, trascorrono in preghiera; il secondo, ad Torah, nella lettura della legge; il terzo, ad Malachah, nei loro affari mondani. Ma qui non sei obbligato a crederci.
Confessarono ] Non senza supplica di perdono e potere di fare meglio.
E adorò il Signore loro Dio ] interiormente ed esteriormente, dandogli la dovuta gloria e riposando su di lui mediante una viva fede nelle graziose promesse; essendo pienamente persuasi di ciò, che, insieme al perdono dei peccati, avrebbero dovuto ricevere quelle particolari benedizioni per cui chiedevano, per quanto potessero resistere alla gloria di Dio e al bene delle loro anime.