Commento completo di John Trapp
Proverbi 16:18
L'orgoglio [va] prima della distruzione, e uno spirito superbo prima della caduta.
ver. 18. L'orgoglio precede la distruzione. ] Un muro sporgente è vicino a una caduta. Il gonfiore è un sintomo pericoloso nel corpo; così è l'orgoglio nell'anima. Sequitur superbos ultor a tergo Deus. a Certamente, come il gonfiore della milza è pericoloso per la salute, e delle vele per la prepotenza di un piccolo vaso, così è il gonfiore del cuore per l'orgoglio. I casi di ciò che abbiamo nella storia non sono pochi.
Faraone, Adonibezek, Agag, Aman, Erode, ecc. Serse, dopo aver percorso i mari con le sue navi e con due milioni di uomini, ed essere passato in Grecia, fu poi, da una giusta mano di Dio su di lui per il suo prodigioso orgoglio, costretto a fuggire indietro su una povera barca di pescatori, che , sovraccaricato, aveva affondato tutto, se i Persiani, gettandosi via da se stessi, non avessero salvato la vita del loro re.
b Fu un grande presagio della rovina di Dario, quando nella sua fiera ambasciata ad Alessandro si definì re dei re e cugino degli dèi; ma per Alessandro lo chiamò suo servo. c Gli stessi senatori che accompagnarono il superbo Seiano al senato lo condussero lo stesso giorno in prigione; coloro che lo sacrificavano come al loro dio, che prima si inginocchiavano per adorarlo, lo deridevano vedendolo trascinato dal tempio alla prigione, da supremo onore a estrema ignominia.
d Sigismondo, il giovane re d'Ungheria, vedendo la grandezza del suo esercito, nella sua grande allegria, sentendo dell'arrivo dei Turchi, disse con orgoglio: Che dobbiamo temere il Turco, che non deve affatto temere la caduta dei turchi cieli; che, se dovessero cadere, tuttavia potremmo, con le nostre lance e le nostre alabarde, trattenerli dal cadere su di noi? In seguito ricevette in breve tempo un notevole rovesciamento, perse la maggior parte dei suoi uomini e fu lui stesso felice di superare il Danubio su una piccola barca per salvarsi la vita.
e Che dire di Bajazet, il terrore del mondo, e, come pensava, superiore alla fortuna, eppure in un istante, con il suo stato, in una battaglia, rovesciato nel fondo della miseria e della disperazione, e che nel in mezzo alla sua più grande forza? F
un Seneca.
b Erode.
c Quinto Curzio
d Dio. in Tiberio.
e Storia turca, fol. 208.
f Ibid., 287.