Chi confida nel proprio cuore è uno stolto, ma chi cammina saggiamente sarà salvato.

ver. 26. Chi confida nel proprio cuore è uno stolto. ] Colui che dice, Consilii satis est in me mihi: Sono abbastanza saggio da ordinare i miei affari, e non ho bisogno del consiglio degli altri, non cerco successo dall'alto, - Aiace non riconosceva altro Dio che la sua spada, Polifemo che il suo ventre, - quest'uomo è uno sciocco, un pazzo orgoglioso, e sarà sicuramente ostacolato.

Ma chi cammina saggiamente. ] Prendendo in consiglio gli altri, e Dio soprattutto, come Davide: "Ascolterò", dice, "ciò che il Signore Dio mi dice". "Sarà liberato", sia dai guai, sia in essa, con una liberazione esteriore o interiore. Godrà di una beata compostezza, comunque un dolce sabato di spirito, essendo mediis tranquillus in undis, tranquillità in mezzo alle onde, come lo fu Noè.

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