Dove [non c'è] visione, il popolo perisce: ma chi osserva la legge, [è] felice.

ver. 18. Dove non c'è visione il popolo perisce. ] O, sono privati ​​di ogni virtù; sdraiato nudo e aperto alla forza del dispiacere divino; dispersi, pettinati e respinti. Grande è la miseria di quei brasiliani, di cui si dice che siano sine fide, sine rege, sine lege, senza fede, re, né legge. E non meno infelici quegli israeliti per il tempo di Asa, che per lungo tempo era stato «senza il vero Dio, senza un sacerdote insegnante, e senza legge.

2Cr 15,3 Allora avvenne che il «popolo di Dio perì per inconsapevolezza»; Os 4,6 e non molto tempo dopo si lagnarono dolorosamente che «non c'era più alcun profeta in mezzo a loro, né alcuno che sapesse da quanto tempo Sal 74,9 - Nessun ministro, ordinario o straordinario. Come ebbe pietà il nostro Salvatore di vedere il popolo "come pecora senza pastore!" Questo lo turbava più della loro schiavitù fisica con i Romani, che tuttavia era molto dolorosa.

Mt 9:36 E quale buon cuore può non sanguinare al pensiero di quelle chiese un tempo fiorenti dell'Asia e dell'Africa, ora ricoperte in parte di maomettanesimo e in parte di paganesimo; e che per l'occasione più miserabile potesse accadere, cioè la carestia della parola di Dio, per mancanza di ministri! Che mondo di sette, superstizioni e altri orribili abusi è entrato nella Chiesa di Roma, quando la profezia è stata soppressa e la lettura delle Sacre Scritture è stata inibita! - e che strage di anime ne seguì! Alcune lettere furono incorniciate, come inviate dall'inferno al clero papista (A.

D. 1072), in cui il diavolo e i suoi angeli rendono loro molte grazie per un numero di anime che quotidianamente le mandano giù, trascurando la predicazione, come non era mai stato prima. a Onde fu che in questo regno, alla prima Riforma, per mancanza di ministri, furono mandati dei lettori; onde uno de' martiri volle che ogni abile ministro avesse dieci congregazioni affidate a suo carico, finchè non si potesse provvedere; poiché della predicazione si può dire, come una volta Davide fece con la spada di Golia: "Non c'è nessuno a quello" per la conversione delle anime; come dove questo vuole che la gente vada a ruzzolare all'inferno grosso e triplo.

Ma chi osserva la legge, è felice. ] Benché volere la parola predicata e trattata sinceramente, giustamente divisa - poiché come ogni suono non è musica, così ogni discorso dal pulpito non è un sermone - sii una grande infelicità, una strada pronta per la totale rovina; ma il solo udirlo non è ciò che rende un uomo beato, a meno che non lo «nasconda nel suo cuore», con Davide, e «alzi le mani» per praticarlo.

Salmi 119:48 Le parole della legge sono, verba vivenda non legenda, come si diceva, parole da vivere, e non solo da leggere. Che le vostre vite non siano antinomiane, non più delle vostre opinioni, dice un altro. Questa è un'opinione mostruosa di alcuni Swenckfeldiain, che un uomo non fosse mai veramente mortificato finché non avesse messo fuori ogni senso del peccato o cura del dovere: se la sua coscienza lo turbava per queste cose, quella era la sua imperfezione; non era abbastanza mortificato.

b Alcuni dei nostri Antinomi non sono lontani da questo. I loro predecessori in Germania ritenevano che la legge e le opere appartengano solo al tribunale di Roma; che le buone opere sono perniciosa ad salutem, c nocive e di ostacolo alla salvezza; che quel detto di Pietro: «Rendi sicura la tua vocazione ed elezione» con le buone opere, era dictum inutile, un detto inutile - e Pietro non comprendeva la libertà cristiana: che appena un uomo comincia a pensare come dovrebbe vivere pio e vita modesta, si allontana dal vangelo.

David George era così lontano dal considerare adulteri, fornicazione, incesto, ecc., come peccati, che li raccomandò ai suoi più perfetti studiosi come atti di grazia e mortificazione. d Questo individuo era sicuramente in qualche modo simile a quegli eretici carpocraziani ai tempi di san Giovanni, che insegnavano che gli uomini devono peccare e fare la volontà di tutti i diavoli, altrimenti non potrebbero entrare in paradiso. e

a Mat., Parigi. Hist.

b Wendelino.

c Bucholcer.

d Vita Dav. Giorgio.

e Epifan.

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