Commento completo di John Trapp
Proverbi 5:3
Perché le labbra di una donna straniera cadono [come] un favo, e la sua bocca [è] più liscia dell'olio:
ver. 3. Per le labbra di una donna sconosciuta cadono. ] Bada dunque a come scambi qualsiasi parola con lei. Ma se per la prima volta vieni assalito, come fu Giuseppe dalla sua padrona, e come Franciscus Junius a fu da quelle sfacciate queans (prostitute) a Lione, in Francia (dove fu mandato da suo padre per amor di cultura), che notte e giorno lo sollecitò; poi per tenerti lontano dalle dolci labbra amare di queste incantatrici, "lascia che le tue labbra conservino la conoscenza"; rispondi loro (come fece Giuseppe) con «parole di verità e di sobrietà»; At 26:25 con "parole graziose e sane", 1Tm 6:3 che hanno in sé proprietà rinfrescanti e curative; con il linguaggio delle Scritture, a cui il diavolo ei suoi agenti non possono rispondere o farla finita.
Quando, quindi, sei tentato da questo o da un peccato simile, di' di no: non posso, non oso; poiché è proibito in un tale luogo, e ancora in un tale luogo: "Come posso dunque fare questa grande malvagità e peccare contro Dio?" Gen 39,9 "Ecco questa è la via, cammina per essa". Lascia che le tue labbra conservino la conoscenza, e ti terrà lontano dalle labbra di una donna straniera, anche se cadono come un nido d'ape e sembrano provare molto piacere e dolcezza in esse.
Cadere come un nido d'ape. ] Ma è come quel miele di cui parlò Plinio, che conteneva del veleno, come succhiato da erbe e fiori velenosi. Nel viaggio di Cadice, ad Alvelana, a tre miglia da Lisbona, molti dei nostri soldati inglesi, al comando del conte di Essex, morirono mangiando del miele, lasciato apposta nelle case e conditi di veleno, come si credeva. b Quanto è meglio conservarsi in salamoia che marcire nel miele! mortificare le concupiscenze, che goderne! Rom 8:13 Voluptatem vicisse voluptas est maxima, dice Cipriano, c nec ulla maior est victoria, quam ea, quae cupiditatibus refertur.Non esiste un piacere tale da aver superato un piacere offerto; né c'è conquista più grande di quella che si ottiene sulle corruzioni di un uomo.
a giugno in Vita sua.
b Velocità. xii. 10.
c Si castiga per il bene.