Commento di Matthew Henry
1 Cronache 20:1-3
La sconfitta degli ammoniti. | aC 1306. |
1 E avvenne che allo scadere dell'anno, al tempo in cui i re escono a combattere, Ioab fece avanzare la potenza dell'esercito e devastò il paese dei figli di Ammon, e venne e assediò Rabbah. Ma Davide si fermò a Gerusalemme. E Joab colpì Rabbah e la distrusse. 2 E Davide tolse la corona del loro re dalla sua testa, e trovò che pesava un talento d'oro, e in essa c'erano pietre preziose; e fu posta sul capo di Davide; ed egli portò anche fuori della città una gran preda.
3 Fece uscire le persone che erano in esso, e tagliano li con seghe, e con erpici di ferro, e con assi. Così fece Davide con tutte le città dei figli di Ammon. E Davide e tutto il popolo tornarono a Gerusalemme.
Come l'esercito degli ammoniti e dei loro alleati fu sbaragliato nel campo, leggiamo nei capitoli precedenti. Qui abbiamo la distruzione di Rabbah, la metropoli del loro regno ( 1 Cronache 20:1 1 Cronache 20:1 ), la messa della corona del loro re sul capo di Davide ( 1 Cronache 20:2 1 Cronache 20:2 ) e il grande severità che veniva usata verso il popolo, 1 Cronache 20:3 1 Cronache 20:3 .
Di questo abbiamo avuto un resoconto più completo in 2 Samuele 11:1 , e non possiamo non ricordarlo con questo triste segno, che mentre Joab stava assediando Rabba, Davide cadde in quel grande peccato nella questione di Uria. Ma è osservabile che, sebbene il resto della storia si ripeta, non lo è: se ne dà solo un accenno, in quelle parole che stanno qui tra parentesi: Ma Davide si fermò a Gerusalemme.
Se fosse stato all'estero con il suo esercito, sarebbe stato fuori strada da quella tentazione; ma, assecondando la sua agiatezza, cadde nell'impurità. Ora, come il racconto del peccato in cui cadde Davide è un esempio dell'imparzialità e della fedeltà degli scrittori sacri, così l'evitarne la ripetizione qui, quando ci fu una buona occasione per parlarne di nuovo, ha lo scopo di insegnaci che, sebbene possa esserci una giusta occasione per parlare dei difetti e degli aborti degli altri, tuttavia non dovremmo rallegrarci nel ripeterli.
Questo dovrebbe essere sempre considerato un argomento sgradevole sul quale, sebbene a volte non si possa fare a meno di cadere, tuttavia non si sceglierebbe di soffermarsi, non più di quanto vorremmo rastrellare in un letamaio. Le persone, o le azioni, di cui non possiamo dire niente di buono, faremmo meglio a non parlare.