SALMI

SALMO XXXV.

      Davide, in questo salmo, si appella al giusto Giudice del cielo e della terra contro i suoi nemici che lo odiavano e lo perseguitavano. Si suppone che Saul e il suo partito siano le persone che intende, poiché con loro ha avuto le più grandi lotte. I. Si lamenta con Dio delle offese che gli hanno fatto; lottarono con lui, combatterono contro di lui ( Salmi 35:1 ), lo perseguitarono ( Salmi 35:3 ), cercarono la sua rovina ( Salmi 35:4 ; Salmi 35:7 ), lo accusarono falsamente ( Salmi 35:11 ), maltrattarono lui vilemente ( Salmi 35:15 ; Salmi 35:16 ), e tutti i suoi amici ( Salmi 35:20 ), e trionfarono su di lui,, Salmi 35:21 ; Salmi 35:25 ;Salmi 35:26 .

II. Si dichiara innocente, di non aver mai dato loro alcuna provocazione ( Salmi 35:7 ; Salmi 35:19 ), ma, al contrario, aveva studiato per obbligarli, Salmi 35:12 .

III. Prega Dio di proteggerlo e liberarlo, e di apparire per lui ( Salmi 35:1 ; Salmi 35:2 ), per confortarlo ( Salmi 35:3 ), per essergli vicino e salvarlo ( Salmi 35:17 ; Salmi 35:22 ), per perorare la sua causa ( Salmi 35:23 ; Salmi 35:24 ), per sconfiggere tutti i disegni dei suoi nemici contro di lui ( Salmi 35:3 ; Salmi 35:4 ), per deludere le loro aspettative sui suoi cadere ( Salmi 35:19 ; Salmi 35:25 ; Salmi 35:26 ), e, infine, per sostenere tutti i suoi amici e incoraggiarli ( Salmi 35:27 .

IV. Egli profetizza la distruzione dei suoi persecutori, Salmi 35:4 ; Salmi 35:8 . V. Promette a se stesso che vedrà ancora giorni migliori ( Salmi 35:9 ; Salmi 35:10 ), e promette a Dio che poi lo assisterà con le sue lodi, Salmi 35:18 ; Salmi 35:28 .

Nel cantare questo salmo, e pregare su di esso, dobbiamo prestare attenzione ad applicarlo a qualsiasi piccola lite stizzita e inimicizia da parte nostra, e di esprimere con esso qualsiasi risentimento vendicativo e poco caritatevole per le offese che ci sono state fatte; poiché Cristo ci ha insegnato a perdonare i nostri nemici ea non pregare contro di loro, ma a pregare per loro, come ha fatto lui; ma, 1. Possiamo consolarci con la testimonianza delle nostre coscienze circa la nostra innocenza, con riferimento a coloro che ci sono in qualche modo dannosi, e con la speranza che Dio, a suo modo e tempo, ci giustificherà e, in nel frattempo, supportaci.

2. Dovremmo applicarlo ai nemici pubblici di Cristo e del suo regno, rappresentati da Davide e dal suo regno, per risentirci degli oltraggi fatti all'onore di Cristo, per pregare Dio di perorare la causa giusta e offesa del cristianesimo e della seria pietà, e credere che Dio, a tempo debito, glorificherà il proprio nome nella rovina di tutti i nemici inconciliabili della sua chiesa, che non si pentiranno per dargli gloria.

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