Note esplicative di Wesley
Ecclesiaste 1:12
Ero re — Dopo aver affermato la vanità di tutte le cose in generale, ora viene a dimostrare la sua affermazione in quei particolari in cui gli uomini comunemente cercano, e con grande probabilità si aspettano di trovare, la vera felicità. Comincia con la saggezza secolare. E per mostrare quanto fosse competente un giudice di questa materia, stabilisce questo carattere, che era il predicatore, il che implica una conoscenza eminente; e un re, che quindi aveva tutte le opportunità ei vantaggi immaginabili per il raggiungimento della felicità, e particolarmente per ottenere la saggezza, consultando ogni sorta di libri e uomini, provando ogni sorta di esperimenti; e non un re qualunque, ma un re d'Israele, il popolo di Dio, un popolo saggio e felice, il cui re era per speciale nomina di Dio e fornito da Dio, con singolare saggezza per quella grande fiducia; e la cui dimora era a Gerusalemme, dov'erano la casa di Dio e i sacerdoti più saggi e dotti che vi assistevano, e le sedi della giustizia, e collegi o assemblee degli uomini più saggi della loro nazione. Tutte queste concorrenze in lui, cosa che raramente accade in nessun altro uomo, rendono più convincente l'argomento tratto dalla sua esperienza.