Ecco la prova della fede di Abramo, se essa continuò così forte, così vigorosa, così vittoriosa, dopo un lungo insediamento in comunione con Dio, come fu all'inizio, quando per essa lasciò il suo paese: allora sembrò che amasse Dio meglio di suo padre; ora, che lo amava più di suo figlio. Dopo queste cose — Dopo tutti gli altri esercizi che aveva avuto, tutte le difficoltà che aveva attraversato: ora forse cominciava a pensare che le tempeste fossero passate ma, in fondo, arriva questo incontro, che è più strano di tutti gli altri.

Dio tentò Abramo — Non per attirarlo al peccato, così Satana tenta; ma per scoprire le sue grazie, quanto erano forti, per essere trovate a lodare, onorare e gloriarsi. La prova stessa: Dio gli apparve come aveva fatto prima, lo chiamò per nome Abramo, nome che gli era stato dato in ratifica della promessa: Abramo, da buon servitore, prontamente rispose: Eccomi; che dice il mio Signore al suo servo? Probabilmente si aspettava qualche rinnovata promessa, come quelle, Genesi 15:1 , Genesi 17:1 , ma con suo grande stupore ciò che Dio ha da dirgli è insomma, Abramo, va' ad uccidere tuo figlio: e questo comando gli è stato dato in un linguaggio così irritante da rendere la tentazione abbondantemente più grave.

Quando Dio parla, Abramo, senza dubbio, nota ogni parola, e l'ascolta attentamente: e ogni parola qui è una spada nelle ossa; la prova è temprata da frasi difficili. È un piacere per l'Onnipotente che dovrebbe affliggere? No non lo è; tuttavia, quando la fede di Abramo deve essere messa alla prova, Dio sembra compiacersi dell'aggravamento della prova.

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