A chi rimetterete i peccati (secondo il tenore del Vangelo, cioè supponendo che si pentano e credano) sono rimessi, e a chi li ritenete (ammesso che rimangano impenitenti) sono ritenuti. Finora è chiaro. Ma qui sorge una difficoltà. I peccati di chi si pente veramente e crede senza finzione in Cristo non sono forse rimessi, senza assoluzione sacerdotale? E i peccati di chi non si pente o non crede, non vengono forse ritenuti anche con esso? Che cosa implica allora questa commissione? Può implicare più di un potere di dichiarare con autorità i termini cristiani del perdono; di chi sono rimessi i peccati e di chi ritenuti? Come nella nostra forma quotidiana di assoluzione; e un potere di infliggere e rimettere le censure ecclesiastiche? Cioè, di escludere e riammetterci in una congregazione cristiana.

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