Ma se qualche uomo sembra essere polemico - Il senso di questo passaggio è probabilmente questo: “Se qualche uomo, qualunque maestro, o altri, “è disposto” ad essere strenuo in questo, oa farne una questione di difficoltà; se è disposto a rimettere in discussione il mio ragionamento, e a contestare le mie premesse e le considerazioni che ho avanzato, e a sostenere ancora che è doveroso che le donne si mostrino in pubblico senza velo, aggiungerei che in Giudea non abbiamo tale consuetudine, né prevale in nessuna delle chiese.

Questo, dunque, sarebbe un motivo sufficiente per non farlo a Corinto, anche se il ragionamento astratto non dovesse convincerli dell'improprietà. Sarebbe singolare; sarebbe contrario alla consuetudine abituale; offenderebbe i pregiudizi di molti e dovrebbe quindi essere evitato”.

Non abbiamo tale usanza - Noi apostoli nelle chiese che abbiamo fondato altrove; o non abbiamo tale usanza in Giudea. Il senso è che è contrario alla consuetudine che le donne appaiano in pubblico senza velo. Questa usanza, sostiene l'apostolo, dovrebbe avere una certa influenza sulla chiesa di Corinto, anche se non dovrebbero essere convinti dal suo ragionamento.

Né le chiese di Dio - Le chiese altrove. È consuetudine che la donna appaia velata. Se a Corinto questa usanza non sarà osservata, sarà una deviazione da ciò che altrove è stato considerato appropriato; e offenderà queste chiese. Anche se dunque il ragionamento non bastasse a far tacere tutti i cavilli e i dubbi, tuttavia la correttezza dell'uniformità negli abiti delle chiese, il timore di offendere vi dovrebbe condurre a disapprovare e disapprovare l'usanza delle vostre femmine di presentarsi in pubblico senza il loro velo.

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