“Parbar” deve qui designare lo spazio tra il muro occidentale dell'edificio del tempio e il muro del cortile, che sarebbe una sorta di “recinto” o “purlieu” del tempio ( 2 Re 23:11 ndr). Qui c'erano due porte, in una delle quali stavano due guardie; mentre allo Shallecheth, che dava sulla strada rialzata, ce n'erano quattro.

In tutto questo racconto si parla del tempio come se esistesse, quando non era ancora costruito. Dobbiamo supporre che Davide abbia formato l'intero piano del tempio e abbia fissato le posizioni e il numero dei portatori, sebbene fosse lasciato a Salomone per eseguire le sue istruzioni.

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