Note di Albert Barnes sulla Bibbia
1 Pietro 1:23
Nascere di nuovo - Vedi le note a Giovanni 3:3 .
Non di seme corruttibile - "Non in virtù di alcuna discendenza da genitori umani" - Doddridge. Il risultato di una tale nascita, o dell'essere generati in questo modo - poiché così la parola resa "rinascere" significa più propriamente - è solo corruzione e decadimento. Siamo nati solo per morire. Non c'è vita permanente e durevole prodotta da questo. È in questo senso che si parla di questo come "seme corruttibile", perché provoca decadimento e morte. La parola qui resa "seme" - σπορά spora - non si trova da nessun'altra parte nel Nuovo Testamento.
Ma di incorruttibile - In verità, comunicando all'anima un principio vivente che non potrà mai decadere. Confronta 1 Giovanni 3:9 ; “Il suo seme rimane in lui; e non può peccare, perché è nato da Dio».
Per la parola di Dio - Vedi la nota a Giacomo 1:18 ; “Egli ci generò di sua volontà con la parola di verità, affinché fossimo una specie di primizia delle sue creature”. Confronta le note di Giovanni 1:13 . È la dottrina uniforme delle Scritture che la verità divina è resa lo strumento per vivificare l'anima nella vita spirituale.
Che vive e dimora per sempre - Questa espressione può riferirsi a Dio, come vivente per sempre, o alla parola di Dio, come veritiera per sempre. I critici sono quasi equamente divisi nell'interpretazione. Il greco sopporterà entrambe le costruzioni. La maggior parte dei critici recenti è incline a quest'ultima opinione - che si riferisca alla parola di Dio, o alla sua dottrina. Quindi Rosenmuller, Doddridge, Bloomfield, Wolf, Macknight, Clarke.
Mi sembra, tuttavia, che la costruzione più naturale del greco sia riferirlo a Dio, come sempre vivente o duraturo; e questa interpretazione concorda bene con la connessione. L'idea quindi è che, poiché Dio è sempre vivente, ci si può aspettare che anche ciò che è prodotto direttamente da lui nell'anima umana, per mezzo della verità, duri per sempre. Non sarà come la progenie di genitori umani, essi stessi mortali, soggetti a un precoce e certo decadimento, ma ci si può aspettare che sia durevole come il suo Creatore sempre vivente.