Perché se ricostruisco le cose che ho distrutto, Paolo qui usa la prima persona; ma evidentemente lo intende come una proposizione generale, e vuol dire che se qualcuno lo fa diventa un trasgressore. Il senso è che se un uomo, dopo aver rimosso o distrutto ciò che era male, lo introduce nuovamente o lo stabilisce, sbaglia ed è un trasgressore della Legge di Dio. La particolare applicazione qui, come mi sembra, è al tema della circoncisione e degli altri riti della legge mosaica.

Erano stati praticamente aboliti dalla venuta del Redentore e dalla dottrina della giustificazione per fede. Si era visto che non c'era necessità della loro osservanza, e di questo Pietro e gli altri erano stati pienamente consapevoli. Eppure prestavano di nuovo la loro influenza per stabilirli o per ricostruirli. Li rispettarono e insistettero sulla necessità della loro osservanza.

La loro condotta, quindi, fu quella di ricostruire ciò che una volta era stato distrutto, distrutto dal ministero, dalle fatiche e dalla morte del Signore Gesù, e dalla giusta influenza del suo vangelo. Per ricostruirlo di nuovo; ristabilire quelle usanze, era sbagliato, e ora implicava la colpa di una trasgressione della Legge di Dio. Doddridge suppone che questo sia un discorso ai Galati, e che il discorso a Pietro si sia concluso al versetto precedente.

Ma è impossibile determinarlo; e mi sembra più probabile che tutto questo faccia parte del discorso a Pietro; o meglio forse all'assemblea quando Pietro era presente; vedere la nota a Galati 2:15 .

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