Note di Albert Barnes sulla Bibbia
Giobbe 12:6
I tabernacoli dei briganti prosperano - Le tende o le abitazioni dei briganti sono al sicuro. Questa è la proposta originale di Giobbe, alla quale aderisce da sempre. È che Dio non tratta le persone in questa vita secondo il loro carattere; ea sostegno di ciò ora fa appello al fatto che le tende o le abitazioni dei briganti sono al sicuro. L'Arabia ne avrebbe fornito molti esempi, che non potevano essere sconosciuti agli amici di Giobbe.
Gli Arabi abitavano nelle tende, ed erano allora, come oggi, tribù erranti e predatrici. Vivevano, in gran parte, di saccheggio, e senza dubbio Giobbe poteva appellarsi all'osservazione dei suoi amici per la prova di ciò. Egli afferma che, lungi dal trattare le persone secondo il loro carattere, Dio sembrava spesso proteggere il ladro pubblico e il bestemmiatore del suo nome.
Prosper - Sono sicuri, tranquilli, a riposo - perché così significa la parola ebraica. Non vengono disturbati e irruenti.
E quelli che provocano Dio - O meglio, “le tende sono sicure per coloro che provocano Dio”. Il dottor Good lo rende "e sono fortezze per coloro che provocano Dio"; ma la vera idea è che le tende di coloro che provocano Dio con la loro condotta sono al sicuro. Dio non sembra accorgersene, né uscire in giudizio contro di loro.
Nelle cui mani Dio porta abbondantemente - il Dr. Noyes rende questo, "che portano il loro Dio nella loro mano"; ma con molta meno accuratezza, come mi sembra, di quella che comunemente caratterizza la sua versione. Eichhorn lo rende in un certo senso simile:
Die ihre Faust fur ihre Gottheit achten -
“Che considerano il loro pugno come il loro Dio”.
E così Stuhlman lo rende:
Und wem die Faust fur Gottheit dorato -
"E a chi vale il pugno per il loro Dio;"
Cioè, dice, Giobbe significa che questo è il corso del mondo. Il dottor Good lo rende "di colui che ha creato tutte queste cose con la sua mano" - ancora meno accuratamente. Per questo è obbligato a supporre un errore nel testo, ma senza la minima autorità. Jerome lo rende come nella nostra versione. I Settanta, "che provocano il Signore come se non ci fosse alcuna prova per loro - ἔτασις αὐτῶν etasis autōn - in seguito;" il che ha certamente senso, ma non è mai stato ottenuto dall'ebraico.
Rosenmuller lo rende, "che hanno la propria mano, cioè potere per Dio;" una descrizione, dice, di un uomo malvagio e violento che pensa che sia giusto per lui fare ciò che vuole. Mi sembra però che l'interpretazione comune, che è la più semplice, sia più conforme all'ebraico, e alla deriva del brano. Secondo questo significa che c'è sicurezza per l'uomo che vive per provocare quel Dio che gli porta costantemente in abbondanza i segni della bontà. Questo è il fatto su cui insiste Giobbe: che Dio non tratta le persone in questo mondo secondo il loro vero carattere, ma che i malvagi prosperano ei giusti sono afflitti.