Note di Albert Barnes sulla Bibbia
Giobbe 21:14
Quindi - Questo sembrerebbe indicare che il “risultato” del loro vivere in questo modo fosse che essi rigettassero Dio, o che una delle conseguenze del loro essere prosperi sarebbe che avrebbero abbandonato il suo governo e la sua autorità; che lo rinunciarono "perché" erano così prosperi, o perché desideravano educare i loro figli all'allegria e alla danza. Tutto questo può essere vero di per sé, ma quell'idea non è in ebraico.
Questo è semplicemente “e dicono” - ויאמרו vayo'amaru . Quindi la Vulgata; la Settanta; il caldeo - ואמרו ; e il siriaco. La parola "pertanto" non avrebbe dovuto essere inserita. Giobbe non sta affermando che il loro modo di vivere è una "ragione" per cui rifiutano le pretese di Dio, ma che è un semplice "fatto" che "vivano", anche in questa prosperità, nell'abbandono di Dio. Questa è l'essenza di ciò che sta dicendo, che essendo così malvagi furono in realtà prosperati e non puniti come avevano sostenuto i suoi amici.
Dicono a Dio: questo è il linguaggio della loro condotta. Gli uomini non lo dicono spesso formalmente e apertamente; ma è la lingua del loro comportamento.
Allontanati da noi - Questo è tutto ciò che i malvagi dicono di Dio. "Vogliono che li lasci stare". Non desiderano che venga nelle loro abitazioni; non sarebbero mai più contenti di sentire il suo nome. Eppure che stato d'animo è questo! Quale deve essere la condizione e il carattere del cuore umano quando si sente questo desiderio?
Non desideriamo la conoscenza delle tue vie - Non desideriamo conoscere Dio. Le sue "vie" qui significano il suo governo, la sua legge, le sue pretese - qualunque cosa Dio faccia. Non c'è mai stata una migliore descrizione dei sentimenti del cuore umano di quella qui espressa. Le vie di Dio sono spiacevoli per le persone, e cercano di eliminare dalle loro menti tutto il rispetto per i suoi comandamenti e le sue affermazioni.
Tuttavia, se questo è il carattere dell'uomo, certamente è molto lontano dall'essere un essere santo. Quale prova più alta di depravazione può esserci, se non che un uomo non ha desiderio di sapere nulla di un Dio puro e santo; nessun piacere nel conoscere il suo Creatore!