Note di Albert Barnes sulla Bibbia
Giovanni 14:28
Avete sentito... - Giovanni 14:2 .
Se mi amassi - L'espressione non deve essere interpretata come se allora non avessero amore per lui, perché evidentemente l'avevano; ma avevano anche una bassa opinione su di lui come Messia; avevano molti pregiudizi ebraici, ed erano lenti a credere alle sue dichiarazioni chiare e positive. Questo è il lieve e tenero rimprovero di un amico, cioè manifestamente se tu avessi per me il giusto amore; se tu avessi le più alte vedute del mio carattere e del mio lavoro; se mettessi da parte i tuoi pregiudizi ebraici e mettessi tutta, implicita fiducia in quello che dico.
Gioireste - Invece di addolorarvi, gioirete per il completamento del piano che richiede che io ritorni in cielo, affinché benedizioni maggiori possano scendere su di voi per gli influssi dello Spirito Santo.
Al Padre - Al cielo; all'immediata presenza di Dio, dal quale devono discendere tutte le benedizioni della redenzione.
Perché mio Padre è più grande di me - L'oggetto di Gesù qui non è confrontare la sua natura con quella del Padre, ma la sua condizione. Gioirete che io debba lasciare questo stato di sofferenza e umiliazione e riprendere quella gloria che avevo presso il Padre prima che il mondo fosse. Dovresti rallegrarti della mia esaltazione alla beatitudine e alla gloria con il Padre (professore Stuart). Lo scopo di questa espressione è consolare i discepoli in vista della sua assenza.
Lo fa dicendo che se se ne va, lo Spirito Santo scenderà, e grande successo attenderà la predicazione del vangelo, Giovanni 16:7 . Nel piano di salvezza il Padre è rappresentato mentre dà il Figlio, lo Spirito Santo e le varie benedizioni del Vangelo. Come Colui che nomina, il Datore, l'Originatore, può essere rappresentato come in carica superiore al Figlio e allo Spirito Santo.
Il discorso non ha alcun riferimento, manifestamente, alla natura di Cristo, e non può quindi essere addotto per dimostrare che egli non è divino. Tutta la sua connessione richiede che lo interpretiamo come relativo esclusivamente all'impartizione delle benedizioni connesse con la redenzione, in cui il Figlio è sempre rappresentato come inviato o dato, e sotto questo aspetto come sostenitore di una relazione subordinata al Padre.