Note di Albert Barnes sulla Bibbia
Isaia 24:21
In quel giorno - Al tempo della cattività a Babilonia.
Punirà - Ebraico come Margine, 'Visiterà su' (vedi la nota a Isaia 10:12 ).
L'ospite degli alti - Ci sono state varie interpretazioni di questa espressione. Girolamo lo intende dell'esercito del cielo, e pensa che si riferisca al fatto che nel giorno del giudizio Dio giudicherà non solo le cose terrene ma anche quelle celesti, e specialmente il sole, la luna e le stelle, come se fossero stati "oggetti di culto idolatrico". (vedi Deuteronomio 4:19 ; Daniele 8:10 ; Daniele 11:13 ).
Confronta Salmi 18:17 ; Geremia 25:30 , dove le parole 'in alto' sono usate per indicare il cielo. Aben Ezra suppone che con la frase si intenda angeli, che presiedono ai governatori e ai re della terra, secondo l'antica opinione che ogni regno fosse sotto la tutela degli angeli custodi.
A questo Rosenmuller sembra acconsentire e supporre che gli esseri a cui si fa riferimento fossero spiriti maligni o demoni ai quali erano soggetti i regni del mondo. Altri, tra cui Grozio, hanno supposto che il riferimento sia alle immagini del sole, della luna e delle stelle, che furono erette in luoghi elevati e adorate dagli Assiri. Ma probabilmente il riferimento è a coloro che occupavano posti di potere e di fiducia nell'ordinamento ecclesiastico della Giudea, il sommo sacerdote e i sacerdoti, che esercitavano un vasto dominio sulla nazione, e che, per molti aspetti, erano considerati elevati anche sul re e principi del paese.
Il confronto dei governanti con il sole, la luna e le stelle è comune nelle Scritture; e si supponeva che questo paragone si addicesse specialmente ai governanti ecclesiastici, che erano considerati in modo particolare come le luci della nazione.
Sulla terra - Al di sotto, o inferiore a coloro che avevano posti di massima fiducia e onore. I governanti ecclesiastici sono rappresentati come occupanti il rango superiore; i principi ei governanti in senso civile come in una condizione di minor onore e responsabilità. Questa era probabilmente la modalità consueta con cui si stimavano gli uffici ecclesiastici e civili in Giudea.