Note di Albert Barnes sulla Bibbia
Isaia 38:15
Cosa dovrei dire? - Questo linguaggio sembra denotare sorpresa e gratitudine per una liberazione inaspettata. È il linguaggio di un cuore che trabocca e che vuole parole per esprimere le sue emozioni profonde. Nel verso precedente aveva descritto il suo dolore, angoscia e disperazione. In questo egli registra la liberazione improvvisa e sorprendente che Dio aveva concesso; che era così grande che nessuna parola poteva esprimere il suo senso.
Niente potrebbe essere più naturale di questo linguaggio; nulla esprimerebbe in modo più appropriato i sentimenti di un uomo che era stato improvvisamente riportato in salute da una pericolosa malattia e portato fuori dai confini della tomba.
Entrambi mi ha parlato - Cioè, ha promesso. Quindi la parola è spesso usata Deuteronomio 26:17 ; Geremia 3:19 . Aveva fatto la promessa per mezzo di Isaia Isaia 38:5 . La promessa riguardava la sua guarigione, la lunghezza dei suoi giorni e la sua completa liberazione dalle mani degli Assiri.
E lui stesso l'ha fatto - Lui stesso mi ha restaurato secondo la sua promessa, quando nessun altro avrebbe potuto farlo.
Andrò piano - Lowth lo rende, secondo la Vulgata, "Rifletterò". Ma l'ebreo non sopporterà questa costruzione. La parola usata qui ( דדה dâdâh ) ricorre solo in un altro posto nella Bibbia Salmi 42:4 : 'Sono andato con loro alla casa di Dio;' cioè, sono andato con loro in una sacra processione alla casa di Dio; Andavo con passo solenne, calmo, lento.
L'idea qui è: 'Andrò umilmente, sottomessa, per tutta la vita; Camminerò in modo serio, ricordando che sto viaggiando verso la tomba; Eviterò l'orgoglio, la pompa e l'ostentazione; Soffrirò il ricordo della mia malattia e della misericordia di Dio per produrre un atteggiamento calmo, serio e premuroso per tutta la mia vita.' Questo è l'effetto proprio della malattia su una mente pia, ed è il suo effetto abituale. E probabilmente, un disegno di Dio era quello di tenere Ezechia dalla sfilata ostentata che di solito assisteva alla sua alta posizione; dall'essere esaltato con la sua liberazione dall'Assiro; da celebrazioni improprie di quella liberazione con baldoria e pompa; e per ricordargli che sebbene fosse un monarca, tuttavia era un uomo mortale, e che teneva la sua vita a disposizione di Dio.
Nell'amarezza della mia anima - ricorderò la profonda angoscia, i dolori amari della mia malattia e la mia sorprendente guarigione; e permetterà al ricordo di ciò di diffondere serietà e gratitudine per tutta la mia vita.