Note di Albert Barnes sulla Bibbia
Isaia 52:2
Scuotiti dalla polvere - Sedersi per terra, sedersi nella polvere, è un'espressione descrittiva del lutto Giobbe 2:13 . Gerusalemme è qui chiamata a sollevarsi e scuotere la polvere, come a indicare che i giorni del suo dolore erano finiti e che stava per essere restituita alla sua antica bellezza e splendore.
Alzati e siediti - C'è un'incongruenza in questa espressione nella nostra traduzione, che non si verifica nell'originale. L'idea in ebraico non è quella che sembra essere implicita in questa espressione alzarsi e sedersi nello stesso luogo, ma significa alzarsi dalla polvere e sedersi in un posto più elevato o onorevole. Era stata rappresentata come seduta sulla terra, dove si supponeva che le sue ampie vesti fluenti si coprissero di polvere.
È qui chiamata a sorgere da quella condizione umile, e ad occupare il divano, o una cattedra di dignità e onore. Lowth rende questo, "Sali sul tuo alto trono", e suppone che significhi che lei doveva occupare un trono, o un posto d'onore elevato, e cita le usanze orientali per giustificare questa interpretazione. Noyes lo rende: "Alzati e siediti eretto". Il Caldeo lo rende: 'Alzati, siediti sul trono della tua gloria.
' La seguente citazione, da Christian Researches di Jowett, spiegherà l'usanza a cui qui si allude: 'Non è cosa rara vedere un individuo, o un gruppo di persone, anche quando molto ben vestito, seduto con i piedi tirati sotto di loro, sulla nuda terra, trascorrendo intere ore in oziose conversazioni.
Gli europei avrebbero bisogno di una sedia, ma i nativi qui preferiscono la terra. Nella calura dell'estate e dell'autunno, è loro piacevole passare il tempo in questo modo, all'ombra di un albero. Le femmine riccamente adornate, così come gli uomini, possono spesso essere viste così divertirsi. Come è naturale aspettarsi, con qualunque cura possano, dapprima seduti, scelgono il loro posto, ma l'abito fluente a poco a poco raccoglie la polvere; mentre ciò accade, essi, di tanto in tanto, si alzano, si aggiustano, si scrollano di dosso la polvere e poi si siedono di nuovo.
Alla figlia prigioniera di Sion, quindi, ridotta nella polvere della sofferenza e dell'oppressione, è comandato di alzarsi e scuotersi da quella polvere, e poi, con grazia, dignità, compostezza e sicurezza, sedersi; per riprendere, per così dire, il suo posto e il suo rango, in mezzo alla compagnia delle nazioni della terra, che prima l'avevano afflitta, e l'avevano calpestata fino alla terra'.
Liberati dai lacci del collo: Gerusalemme era stata prigioniera e prigioniera. Ora è chiamata a liberarsi di queste catene dal collo e ad essere di nuovo in libertà. In cattività, catene o fasce erano attaccate a varie parti del corpo. Di solito erano fissati ai polsi o alle caviglie, ma sembrerebbe anche che a volte venissero fissati dei collari al collo. L'idea è che gli ebrei, che erano stati tenuti prigionieri così a lungo, stavano per essere rilasciati e restituiti alla loro terra.