Note di Albert Barnes sulla Bibbia
Luca 7:47
Perciò io ti dico: In conseguenza di ciò, o perché ha fatto questo; intendendo con questo che aveva dato "prova" che i suoi peccati erano stati perdonati. La domanda con Simone era se fosse giusto che Gesù "la toccasse" o permettesse a lei di toccarlo, perché era una tale peccatrice, Luca 7:39 . Gesù disse, in sostanza, a Simone: «Concedi che sia stata una peccatrice tanto grande come affermi, e concedi pure che se avesse "continuato così" sarebbe stato sconveniente lasciarla toccare me, eppure "la sua condotta" mostra che i suoi peccati sono stati perdonati. Mi ha mostrato così tanto amore da dimostrare che non è più «così peccatrice» come tu supponi, e non è quindi «improprio» che le si permetta di avvicinarsi a me».
Perché ella molto amava - nella nostra traduzione sembrerebbe che questo sia dato come ragione per cui i suoi peccati erano stati perdonati - che aveva amato molto “prima” che fossero perdonati; ma chiaramente non è questo il significato. Ciò sarebbe contrario a tutto il Nuovo Testamento, il quale suppone che l'amore “succeda”, non “preceda” il perdono; e che da nessuna parte suppone che i peccati siano perdonati "perché" amiamo Dio.
Sarebbe anche contrario al disegno del Salvatore qui. Non era per mostrare "perché" i suoi peccati erano stati perdonati, ma per mostrare che aveva dato prova che effettivamente "erano" stati, e che era giusto, quindi, che si avvicinasse a lui e manifestasse questo amore. Il significato può essere così espresso: “Che i suoi peccati, così tanti e aggravati, siano stati perdonati, che non sia più tale peccatrice come tu supponi, è manifesto dalla sua condotta.
Mostra profonda gratitudine, penitenza, amore. La sua condotta è la “corretta espressione” di quell'amore. Sebbene tu abbia mostrato relativamente poche prove del fatto che sentivi che i "tuoi peccati" erano grandi, e relativamente poco amore per il loro essere perdonati, "lei" ha mostrato di "sentire" i suoi grandi e ha amato molto".
To whom little is forgiven - He who feels that little has been forgiven - that his sins were not as great as those of others. A man’s love to God will be in proportion to the obligation he “feels” to him for forgiveness. God is to be “loved” for his perfections, apart from what he has “done” for us. But still it is proper that our love should be increased by a consideration of his goodness; and they who feel - as Christians do - that they are the “chief of sinners,” will feel under infinite obligation to love God and their Redeemer, and that no “expression” of attachment to him can be “beyond” what is due.