Note di Albert Barnes sulla Bibbia
Romani 6:22
Ma ora - Sotto il piano cristiano della giustificazione.
Essere liberati dal peccato - Essere liberati dal suo dominio e dalla schiavitù; nello stesso modo in cui prima della conversione erano liberi dalla giustizia, Romani 6:20 .
Hai il tuo frutto per la santità - Il frutto o il risultato è la santità. Questo servizio produce santità, come l'altro ha peccato. È qui implicito, anche se non espressamente affermato, che in questo servizio che conduce alla santità, hanno ricevuto importanti benefici, poiché nel servizio del peccato avevano sperimentato molti mali.
E la fine - Il risultato finale - sarà la conseguenza ultima. Attualmente questo servizio produce santità; in seguito terminerà nella vita eterna. Con questa considerazione l'apostolo indica la tendenza del piano di giustificazione e sollecita su di loro il dovere di tendere alla santità.
Vita eterna - Nota, Giovanni 3:36 . Questo è in contrasto con la parola "morte" in Romani 6:21 e ne mostra il significato. "Uno è lungo quanto l'altro;" e se l'uno è limitato, l'altro lo è. Se coloro che obbediscono saranno benedetti con la vita per sempre, coloro che disubbidiranno saranno maledetti con la morte per sempre.
Mai vi fu antitesi più manifesta e più chiara. E non potrebbe esserci una prova più forte che la parola "morte" in Romani 6:21, non si riferisce alla morte temporale, ma alla punizione eterna. Quale forza avrebbe infatti l'argomentazione sulla supposizione che si intenda solo la morte temporale? L'argomento starebbe così: “Il fine di quei peccati è di produrre la morte temporale; il fine della santità è produrre la vita eterna!” Non sarà inflitta la morte temporale, si chiederebbe subito, comunque? I cristiani ne sono esenti? E non soffrono questo le persone, che diventino cristiane o no? Come potrebbe quindi essere questo un argomento che incide sul tenore del ragionamento dell'apostolo? Ma ammettiamo che la costruzione giusta e ovvia del passaggio sia quella vera, e diventa chiara. Seguivano una via che tendeva alla rovina eterna; ora sono in un percorso che terminerà nella vita eterna. Da questa ponderosa considerazione, dunque, sono esortati ad essere santi.