Questo salmo, uno dei "Cantici dei gradi", è, come Salmi 122:1 , attribuito a Davide. Vedi le note introduttive a quel salmo. Non c'è nulla in quello davanti a noi che renda improbabile che sia stato composto da lui, ma è ora impossibile accertare in quale occasione sia stato scritto. Sarebbe opportuno essere cantata al ritorno da Babilonia, e non è improbabile supporre che sia stata usata in quell'occasione.

Ma non c'è nulla in esso per provare che sia stato composto allora, o per renderlo applicabile solo a quell'occasione. Moltissime furono le occasioni nella storia ebraica in cui un tale salmo era applicabile; moltissime sono state le occasioni nella storia della chiesa cristiana; moltissimi, anche, nella vita dei singoli credenti.

L'idea nel salmo è che la liberazione dall'inquietudine e dal pericolo deve essere attribuita interamente a Dio; che il popolo di Dio si trova spesso in circostanze tali che non c'è aiuto umano per loro, e che la lode della liberazione dal furto è dovuta a Dio solo.

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