Note di Albert Barnes sulla Bibbia
Salmi 137:3
Là infatti ci hanno portato via prigionieri, i Babilonesi.
Ci voleva una canzone - Ci chiedeva una canzone. La parola non esprime l'idea di costrizione o forza. Margine, come in ebraico, parole di una canzone. Forse l'idea è che non si limitassero a chiedere musica, ma desiderassero ascoltare le parole - i canti stessi - in cui erano abituati a lodare Dio. Potrebbe essere stata una provocazione e la richiesta potrebbe essere stata derisa; o potrebbe essere stato serio, e senza alcun desiderio di rimproverarli, o di aumentare i loro dolori.
Non dobbiamo imputare cattivi motivi ad altri dove non ci sono prove che ce ne siano, e dove la supposizione di buoni motivi risponderà altrettanto bene; e l'espressione qui potrebbe essere stata un desiderio gentile e naturale di ascoltare le canzoni di questi stranieri - canzoni di cui avrebbero potuto sentire molto per rapporto; forse canzoni che avevano sentito cantare quando erano in uno stato d'animo meno scoraggiato, e quando cercavano di consolarsi con queste antiche melodie nazionali.
Poiché l'unico motivo assegnato per non soddisfare questa richiesta era che non potevano "cantare il cantico del Signore in terra straniera" Salmi 137:3 , siamo piuttosto portati a dedurre che non c'era nessun motivo cattivo - nessuna disposizione allo scherno e al ridicolo loro dalla richiesta che è stata fatta.
E quelli che ci hanno sprecato - Margin, ci hanno messo in un mucchio. La parola ebraica significa aguzzino; propriamente, uno che estorce lamenti agli altri, o che li fa urlare, vale a dire, sotto l'oppressione o nel torto. La Settanta e la Vulgata latina lo rendono, "Coloro che ci hanno portato via". L'idea generale è, quelli sotto i quali stavano allora soffrendo; o, chi aveva causato queste prove su di loro.
Richiesto da noi allegria - letteralmente, "I nostri aguzzini, gioia". La parola ebraica significa gioia; e il senso è che hanno chiesto loro di dare le solite indicazioni di gioia e felicità - vale a dire, una canzone. La lingua significa: "Rallegrati; siate felici; dacci uno dei bei canti che eri solito cantare nella tua terra». Potrebbe, infatti, essere stato deriso; ma non ci sono prove che lo fosse.
Dicendo: Cantaci uno dei canti di Sion - I canti - gli inni sacri - che eri abituato a cantare in adorazione nella tua stessa terra.