Note di Albert Barnes sulla Bibbia
Salmi 40:1
Ho aspettato pazientemente il Signore - Margine, come in ebraico, "In attesa ho aspettato". Cioè, "Ho continuato ad aspettare". Non era un singolo, momentaneo atto di attesa o speranza; era continuo; o, è stato perseverato. L'idea è che la sua preghiera non è stata esaudita subito, ma che è stata esaudita dopo che aveva ripetuto le preghiere, o quando sembrava che le sue preghiere non avrebbero avuto risposta. Si fa riferimento alla preghiera sincera, perseverante; è supplica continua e speranza quando sembrava che non ci fosse risposta alla preghiera, e nessuna prospettiva che sarebbe stata esaudita.
E si inclinò verso di me - Cioè, alla fine mi ascoltò e mi rispose; oppure si volse favorevolmente verso di me, come risultato di una preghiera “perseverante”. La parola "inclinato" qui significa propriamente "curvo"; cioè, si è “piegato in avanti” per ascoltare, o per avvicinare il suo orecchio alla mia bocca e per ascoltarmi. All'inizio, sembrava uno che non voleva sentire; come uno che getta la testa all'indietro o gira la testa dall'altra parte. Alla fine, tuttavia, si è chinato in avanti per ricevere la mia preghiera.
E udì il mio grido - Il grido o supplica che ho fatto per chiedere aiuto; il grido che gli ho rivolto nel profondo dei miei dolori e del mio pericolo, Salmi 40:2 . Applicato al Redentore, questo si riferirebbe al fatto che nei suoi dolori, nei dolori profondi connessi con l'opera della redenzione, ha perseverato nell'invocare Dio, e che Dio lo ha ascoltato e lo ha elevato alla gloria e alla gioia.
Vedi Matteo 26:36 . Confronta le note in Ebrei 5:7 . Il tempo a cui si suppone si riferisca è dopo che le sue sofferenze sono state chiuse; dopo che il suo lavoro era finito; "dopo" è risorto dai morti. È il linguaggio del ricordo grato che possiamo supporre abbia pronunciato nel riesame dei dolori sorprendenti attraverso i quali era passato nel fare l'espiazione, e nel ricordo che Dio lo aveva tenuto in quei dolori, e lo aveva allevato da tale una profondità di dolore a una tale altezza di gloria.