Non lasciare che l'acqua mi trabocchi - Il ruscello; il volume delle acque. L'idea è quella di un'alluvione o di un ruscello che scorreva, che minacciava di annegarlo.

Né lasciare che il profondo mi inghiottisca - L'abisso; le acque profonde.

E non lasciare che il pozzo mi chiuda la bocca - Nella sua angoscia e angoscia passa qui dall'idea di corsi d'acqua e acque profonde, a quella di un pozzo, fossa o caverna - rappresentandosi come "in" quel pozzo, e pregando che non fosse chiuso su di lui, lasciandolo nelle tenebre e nel fango, da cui poi non poteva sfuggire. L'idea generale in tutte queste espressioni è la stessa: quella delle calamità schiaccianti da cui ha pregato di essere liberato.

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