Matteo 26:7

TESTA Non è implicita alcuna contraddizione con ( Giovanni 12:3 ). L'unzione ordinaria di ospitalità e onore era dei piedi ( Luca 7:38 ) e della testa ( Luca 7:46 ). Ma Maria di Betania, che sola tra i discepoli di nostro Signore aveva compreso il suo tre volte ripetuto annuncio della sua imminente... [ Continua a leggere ]

Matteo 26:20

SEDUTO CON I DODICI L'ordine degli eventi nella notte della cena di Pasqua sembra essere stato: (1) La presa da parte di nostro Signore e dei discepoli dei loro posti a tavola; (2) la contesa su chi dovrebbe essere il più grande; (3) il lavaggio dei piedi; (4) l'identificazione di Giuda come tr... [ Continua a leggere ]

Matteo 26:28

REMISSIONE Perdono. Riepilogo: La parola greca tradotta "remissione" in ( Matteo 26:28 ); ( Atti degli Apostoli 10:43 ); ( Ebrei 9:22 ) è altrove reso "perdono". Significa, mandare via, o via. E questo, in tutta la Scrittura, è l'unico significato fondamentale del perdono: separare il peccato dal... [ Continua a leggere ]

Matteo 26:39

TAZZA Il "calice" deve essere interpretato dall'uso che nostro Signore ha fatto di quel simbolo nel parlare della sua prossima morte sacrificale ( Matteo 20:22 ); ( Giovanni 18:11 ). In vista di ( Giovanni 10:17 ); ( Giovanni 10:18 ); Non avrebbe potuto temere una morte involontaria. Il valore del r... [ Continua a leggere ]

Matteo 26:57

GUIDATO Un confronto delle narrazioni dà il seguente ORDINE DI EVENTI NEL GIORNO DELLA CROCIFISSIONE : (1) Di buon mattino Gesù viene condotto davanti a Caifa e al Sinedrio. È condannato e schernito ( Matteo 26:57 ); ( Marco 14:55 ); ( Luca 22:63 ); ( Giovanni 18:19 ). (2) Il Sinedrio condusse Ges... [ Continua a leggere ]

Matteo 26:71

DOMESTICA LA NEGAZIONE DI PIETRO . Confronta ( Matteo 26:69 ); ( Marco 14:69 ); ( Luca 22:58 ); ( Giovanni 18:25 ). In questi resoconti è stata immaginata una discrepanza. Si ricordi che si era radunata una folla eccitata, e che Pietro fu interrogato in due punti: "Con i servi" ( Matteo 26:58 ) do... [ Continua a leggere ]

Continua dopo la pubblicità