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CAPITOLO 7
_1. La Legge e il suo dominio. ( Romani 7:1 .)_
2. Morto alla legge e sposato con un altro. ( Romani 7:4 .)
3. Riguardo alla Legge; sue Attività e Scopo. ( Romani 7:7 .)
4. L'esperienza...
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IL CONFLITTO INTERIORE
Romani 7:7
PAROLE INTRODUTTIVE
La prima parte del settimo dei Romani presenta l'illustrazione di una
donna con due mariti. Ci dice che la donna che ha un marito, è
vincolata d...
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CAMBIO DI "MARITI" MA LOTTA PER LA LIBERTÀ
In Romani 7:1 ci troviamo di fronte al caso di una coscienza rinnovata
che riconosce le pretese di giustizia - o più correttamente, di
santità - odiando il m...
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Ora poi non sono più io che lo faccio: la volontà buona è presente
con me. Queste espressioni mostrano tutte che egli parla di tentazioni
che toccano solo i sensi, l'immaginazione o le membra del corp...
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Romani 7:14
Dualismo nella vita.
I. Questo è il primo luogo in questa Epistola in cui i due termini
"carne e spirito" ricorrono in netto contrasto, con il peculiare senso
etico conferito loro l'uno d...
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CAPITOLO 15
GIUSTIFICAZIONE E SANTITÀ: ILLUSTRAZIONI DALLA VITA UMANA
Romani 6:14 - Romani 7:1
Al punto a cui siamo ora giunti, il pensiero dell'Apostolo si ferma un
attimo, per riprendere. Ci ha p...
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CAPITOLO 16
LA FUNZIONE DELLA LEGGE NELLA VITA SPIRITUALE
Romani 7:7
L'Apostolo ci ha condotto lontano nel suo grande argomento; attraverso
il peccato, la propiziazione, la fede, l'unione, l'abbando...
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Ora dunque non sono più io che lo faccio, ma il peccato abita in me.
Ora dunque non sono più io - non è io che costituisce la ragione e
la coscienza, ma le inclinazioni corrotte e sensuali del peccato...
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Ora dunque non sono più io che lo faccio, ma il peccato che abita in
me.
ver. 17. _Non sono più io_ ] Mr Bradford, martire, in una certa
lettera conforta così il suo amico: In questo momento, mio ca...
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_ORA DUNQUE NON SONO PIÙ IO CHE LO FACCIO, MA IL PECCATO ABITA IN
ME._
Ora dunque non sono più io (il mio io rinnovato) che lo faccio ('che
lo opero'), ma il peccato che dimora in me, quel principio d...
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IL CONFLITTO INTERIORE
Romani 7:14
L'Apostolo dà un'ulteriore affermazione della sua esperienza
personale dell'incapacità dell'anima di realizzare l'ideale divino
che le è stato rivelato come norma e...
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_Conflitto tra grazia e corruzione._...
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El efecto práctico de esta enseñanza:...
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AHORA BIEN, YA NO SOY YO QUIEN LO HACE, SINO EL PECADO QUE MORA EN
MÍ.
Para asegurarse de que todo malentendido se elimine definitivamente,
aquí Pablo, al hablar de la lucha de los regenerados por la...
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Continuando la sua argomentazione, l'apostolo ha mostrato sotto la
figura coniugale che un cambiamento di patto cambia il centro di
responsabilità.
Abbiamo poi uno dei grandi passaggi personali e sper...
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Ora dunque non sono più io che lo faccio, ma (z) il peccato che abita
in me.
(z) Quella corruzione naturale, che aderisce fortemente anche a coloro
che sono rigenerati, e non è del tutto scomparsa....
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Sappiamo infatti che la legge è spirituale: ma io sono carnale,
venduto al peccato. (15) Per quello che faccio non permetto: per
quello che vorrei, quello non lo faccio; ma ciò che odio, lo faccio
io....
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ESPOSIZIONE
ROMANI 7:1
Ecco la terza illustrazione dell'obbligo morale del battezzato. Si
basa sul principio riconosciuto che la _morte_ annulla le pretese
della legge umana su una persona (cfr Roman...
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AUTOBIOGRAFIA DELL'UOMO SOTTO LA LEGGE. Che cosa significhi essere in
schiavitù dell'antica lettera (6), l'apostolo mostrerà dalla propria
esperienza. Che la seguente descrizione appartenga al passato...
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Questa, dunque, sembra essere la vera spiegazione della difficoltà.
C'è davvero un dualismo nell'anima. Non devo essere identificato con
quel sé inferiore che è affascinato dal peccato....
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(14-25) Ulteriore e dettagliata prova del perché, sebbene la Legge
facesse appello a tutto ciò che c'era di meglio nell'uomo, egli non
poteva tuttavia obbedirle....
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'Così ora non sono più io che lo faccio, ma il peccato che abita in
me.'
Ma perché, dice Paul, a volte mi comporto così? Che spiegazione può
esserci? La sua risposta è che è perché ciò che fa non è fa...
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NON SONO PIÙ IO CHE LO FACCIO - Questo è evidentemente un linguaggio
figurato, perché è proprio l'uomo che pecca quando viene commesso il
male. Ma l'apostolo fa una distinzione tra il peccato e ciò ch...
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Non sono più io che si può dire propriamente che lo faccia, ma
piuttosto il peccato che abita in me, che fa come un'altra persona e
mi tiranneggia....
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2 Corinzi 8:12; Giacomo 4:5; Giacomo 4:6; Filippesi 3:8; Filippesi
3:9;