Neppure la natura stessa ti insegna che, se un uomo ha i capelli lunghi, è una vergogna per lui? Non - la natura - ti insegna che, se un uomo ha i capelli lunghi, la natura certamente ci insegna, donandoli, che è conveniente che le donne abbiano i capelli lunghi; e non è così con gli uomini. Il pelo del maschio raramente cresce come quello di una femmina, a meno che non si usi l'arte, e anche allora non ha che una proporzione scarsa rispetto al primo.

Quindi è veramente da donna avere i capelli lunghi, ed è una vergogna per l'uomo che li tocca. Anticamente il popolo dell'Acaia, provincia in cui sorgeva Corinto, ei Greci in genere, erano noti per i loro lunghi capelli; e quindi chiamato da Omero, in una grande varietà di luoghi, καρηκομοωντες Αχαιοι, i Greci dai lunghi capelli, o Achei. I soldati, in diversi paesi, si sono distinti per i loro lunghi capelli; ma se questo si possa dire a loro lode o biasimo, o se Omero lo usi sempre come termine di rispetto, quando lo applica ai Greci, non aspetterò qui a chiedere.

I capelli lunghi non erano certamente in voga tra gli ebrei. I Nazirei si lasciarono crescere i capelli, ma era in segno di umiliazione; ed è possibile che San Paolo avesse questo in vista. C'erano quindi due ragioni per cui l'apostolo doveva condannare questa pratica: -

1. Perché era un segno di umiliazione;

2. Perché era da donna.

Dopotutto è possibile che San Paolo si riferisca a capelli vestiti, crespi e arricciati, che uomini superficiali ed effeminati potrebbero aver colpito in quel tempo, come fanno in questo. Forse non c'è spettacolo più ridicolo agli occhi del buon senso di una testa ben vestita, arricciata, imbeccata e incipriata, con la quale l'operatore deve aver faticato parecchio, e lo stupido paziente ha perso molto tempo e conforto nel sottomettersi a ciò che quasi un'abitudine insensata deve chiamare umiliazione e degradazione. Ascolta la natura, il buon senso e la ragione, e ti informeranno che se un uomo ha i capelli lunghi, è una vergogna per lui.

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