Commento biblico di Adam Clarke
1 Samuele 29:8
E Davide disse ad Achis: Ma che ho fatto? e che cosa hai trovato nel tuo servitore da tutto il tempo che sono stato con te fino ad oggi, per non andare a combattere contro i nemici del mio signore il re? David ha detto: cosa ho fatto? - Il Dr. Chandler e altri potrebbero dire quello che vogliono per far sì che David agisca in modo coerente in questo business; ma è molto evidente, qualunque fossero le sue intenzioni riguardo alla parte che avrebbe dovuto prendere nella battaglia imminente, intendeva persuadere Achis che avrebbe combattuto contro Israele; e finge di sentirsi offesa alla sua reputazione non potendo in questa occasione mostrare la sua fedeltà al re di Gat.
Fu nell'ordine della graziosa provvidenza di Dio che i signori filistei si rifiutarono di lasciare che Davide andasse con loro a questa battaglia. Se fosse andato, avrebbe potuto scegliere tra due peccati: primo, se avesse combattuto per i Filistei, avrebbe combattuto contro Dio e il suo paese. In secondo luogo, se nella battaglia fosse passato agli Israeliti, avrebbe ingannato e sarebbe diventato un traditore dell'ospitale Achis. Dio, quindi, ordinò così nella sua misericordia che non gli era permesso di andare a una battaglia in cui era sicuro di essere disonorato, da qualunque parte si schierasse, o con quale successo potesse essere incoronato.