Commento biblico di Adam Clarke
1 Tessalonicesi 1:10
E per aspettare il suo Figlio dal cielo, che egli ha risuscitato dai morti, anche Gesù, che ci libera dall'ira a venire. E aspettare suo Figlio dal cielo - Aspettare un futuro stato di gloria e risurrezione della carne, secondo la dottrina evangelica, sull'esempio di Gesù Cristo, che fu risuscitato dai morti e ascese al cielo, per sempre apparire alla presenza di Dio per noi.
Ci ha liberati dall'ira a venire - Da tutte le punizioni dovute a noi per i nostri peccati, e dalla distruzione che sta per venire sugli ebrei increduli e impenitenti.
Questa era la notizia, la risonanza, che si diffondeva riguardo ai Tessalonicesi convertiti. Ovunque si diceva: Hanno creduto al Vangelo; hanno rinunciato all'idolatria; adorano il Dio vivo e vero; hanno ricevuto i doni e le grazie dello Spirito Santo; sono felici nelle loro anime, immacolate nelle loro vite e piene di gioia; aspettando una gloria eterna per quel Cristo che era morto e purgato per i loro peccati, e che modellerà i loro corpi degradati e li renderà simili al suo corpo glorioso, e darà loro una dimora eterna presso di sé in uno stato di beatitudine.
Queste erano notizie gloriose; e, dovunque si diceva, preparavano la via del Vangelo fra i pagani. La semplice predicazione del Vangelo ha fatto molto per convincere e convertire i peccatori, ma la vita dei sinceri seguaci di Cristo, come illustrazione della verità di queste dottrine, ha fatto molto di più: la verità rappresentata in azione sembra assumere un corpo, e si rende così palpabile. Nei paesi pagani, che sono sotto il dominio delle potenze cristiane, il Vangelo, sebbene ivi stabilito, fa poco bene, a causa della vita profana e irreligiosa di coloro che lo professano.
Perché l'intera penisola dell'India non è stata evangelizzata da tempo? Là è stato predicato il Vangelo; ma le vite degli europei che hanno professato il cristianesimo sono state, in generale, dissolute, sordide e basse. Da loro non risuonava buona notizia del Vangelo; e quindi i maomettani continuano a preferire il loro Corano, e gli indù i loro Veda e Shaster, alla Bibbia. Ora si dovrebbe sempre riconoscere, alla gloria di Dio, che negli ultimi anni alcuni uomini apostolici in quel paese stanno cambiando le sorti in favore del Vangelo; e parecchi eminenti Europei hanno abbracciato calorosamente la dottrina di Cristo, e si adoperano per far circolare la parola di Dio in tutta l'India britannica.
Commento alla Bibbia, di Adam Clarke [1831].