Commento biblico di Adam Clarke
1 Tessalonicesi 5:27
Vi scongiuro per il Signore che questa epistola sia letta a tutti i santi fratelli. Vi raccomando dal Signore, che questa epistola sia letta - Ci deve essere stata una ragione particolare per questa solenne accusa; aveva certo motivo di sospettare che l'epistola sarebbe stata soppressa in un modo o nell'altro, e che a tutta la Chiesa non sarebbe stato permesso di ascoltarla; oppure può riferirsi alle Chiese minori contigue a Tessalonica, o alle Chiese in Macedonia in genere, alle quali desiderava ascoltarla, nonché a quelle alle quali era diretta più immediatamente.
Non c'è dubbio che gli apostoli abbiano progettato che le loro epistole fossero copiate e inviate a tutte le Chiese nelle vicinanze di quella a cui erano dirette. Se così non fosse, un gran numero di Chiese non avrebbe saputo quasi nulla del Nuovo Testamento. Come ogni sinagoga ebraica aveva una copia della legge e dei profeti, così ogni chiesa cristiana aveva una copia dei vangeli e delle epistole, che venivano lette ogni giorno, o almeno ogni sabato, per l'istruzione del popolo.
Questo l'apostolo ritenne tanto necessario, che li scongiurò dal Signore di leggere questa epistola a tutti i fratelli; cioè a tutti i cristiani di quel distretto. Altre Chiese potrebbero ottenerne copie; e così, senza dubbio, divenne presto generale. In tal modo si diffusero altre parti delle sacre scritture per tutte le Chiese dei Gentili; e gli errori dei diversi scribi, adoperati per fare le copie, costituivano quelle che oggi si chiamano le varie letture.