Commento biblico di Adam Clarke
1 Timoteo 4:8
Poiché l'esercizio del corpo giova poco, ma la pietà giova a tutte le cose, avendo la promessa della vita presente e di quella futura. Poiché l'esercizio fisico giova poco - Προς ολιγον εστιν ωφελιμος. Quegli esercizi ginnici, tanto stimati dai Greci, valgono poco; sono ma di breve durata; si riferiscono solo a questa vita, e all'applauso degli uomini: ma la pietà ha la promessa di questa vita e della vita futura; è vantaggioso per tutte le cose; e sia per il tempo che per l'eternità.
Ma la pietà giova a tutte le cose - Per pietà dobbiamo intendere tutto ciò che la religione cristiana promette o prescrive: la vita di Dio nell'anima dell'uomo; e la gloria di Dio come oggetto e fine di quella vita. Per ricevere il primo, l'uomo deve rinunciare ai suoi peccati, rinnegare se stesso, prendere la sua croce e seguire il suo Signore nel male e nella buona fama. Per ottenere quest'ultimo, l'uomo deve sforzarsi per entrare in quel riposo che rimane per il popolo di Dio.
Avere la promessa, della vita che è adesso - L'uomo che teme, ama e serve Dio, ha la benedizione di Dio per tutta la vita. La sua religione lo salva da tutti quegli eccessi, sia nell'azione che nella passione, che intaccano le fondamenta della vita e rendono spesso l'esistenza stessa un peso. La pace e l'amore di Dio nel cuore producono una serenità e una calma che fanno ardere chiara, forte e permanente la lampada della vita.
Le passioni malvagie e disordinate oscurano e soffocano la scintilla vitale. Ogni uomo veramente religioso trae dalla vita stessa il bene supremo, e per la benedizione divina ottiene il bene supremo che è nella vita; e, ciò che è meglio di tutto, acquista quaggiù una piena preparazione per una vita eterna di gloria in alto. Così la divinità ha la promessa e assicura le benedizioni di entrambi i mondi.