Che ci consola in tutta la nostra tribolazione, affinché possiamo consolare coloro che sono in qualunque afflizione, mediante il conforto con cui noi stessi siamo consolati da Dio. Chi ci consola - Chi si mostra il Dio della tenera misericordia, accondiscendendo ad accorgersi di noi, che non abbiamo mai meritato alcun bene da parte sua; e anche il Dio di ogni consolazione, consolandoci in ogni nostra tribolazione, senza mai lasciarci preda dell'ansia, della cura, della persecuzione o della tentazione; ma, con le consolazioni del suo Spirito, sostenendoci in, attraverso e al di sopra di tutte le nostre prove e difficoltà.

Affinché possiamo essere in grado di confortarli - Anche i conforti spirituali non ci sono dati solo per il nostro uso; essi, come tutti i doni di Dio, sono dati perché possano essere distribuiti, o diventino strumenti di aiuto agli altri. Le prove e le comodità di un ministro sono permesse e inviate a beneficio della Chiesa. Che miserabile predicatore deve essere colui che ha tutta la sua divinità con lo studio e l'apprendimento, e niente con l'esperienza! Se la sua anima non ha attraversato tutto il travaglio della rigenerazione, se il suo cuore non ha sentito l'amore di Dio sparso in essa dallo Spirito Santo, non può né istruire l'ignorante né confortare l'angosciato. Vedi 2 Corinzi 1:6 .

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