Commento biblico di Adam Clarke
2 Corinzi 4:16
Per quale causa non sveniamo; ma anche se il nostro uomo esteriore perisce, tuttavia l' uomo interiore si rinnova di giorno in giorno. Per quale causa non sveniamo - Ουκ εκκα κουμεν. Vedi su 2 Corinzi 4:1 (nota). Qui abbiamo le stesse diverse letture; εγκακουμεν, non commettiamo malvagità; ed è sostenuto da BDEFG, e alcuni altri: ma è notevole che Mr.
Wakefield segue qui la lettura comune, sebbene la lettura varia sia supportata almeno altrettanto bene in questo verso che nel primo verso. La lettura comune, non sbiadita, sembra concordare meglio con il significato dell'apostolo.
Ma sebbene il nostro uomo esteriore - Cioè il nostro corpo - quella parte di noi che può essere vista, udita e sentita, perisca - venga lentamente consumato da continue prove e afflizioni, e alla fine sia martirizzato;
Eppure l'uomo interiore - la nostra anima - ciò che non può essere sentito o visto dagli altri, si rinnova - è ravvivato e riceve un aumento quotidiano di luce e di vita da Dio, così che diventiamo più santi, più felici e più incontrati per gloria ogni giorno.
Era opinione tra gli ebrei che anche gli spiriti avessero bisogno di un continuo rinnovamento. Dicono che "Dio rinnova gli angeli ogni giorno, mettendoli nel fiume di fuoco da cui provenivano, e poi dà loro lo stesso nome che avevano prima". E aggiungono che allo stesso modo rinnova ogni anno il cuore degli Israeliti, quando si rivolgono a lui con il pentimento. È un buon antidoto contro la paura della morte da scoprire, mentre il corpo invecchia e si decompone, l'anima si ringiovanisce e si rinvigorisce.
Con l'uomo esteriore e l'uomo interiore san Paolo mostra che non era materialista: credeva che abbiamo sia un corpo che un'anima; ed era tanto lontano dal supporre che quando il corpo muore l'uomo intero si decompone, e così continua alla risurrezione, che affermasse che i decadimenti dell'uno conducano al rinvigorimento dell'altro; e che la stessa decomposizione del corpo stesso lascia l'anima nello stato di rinnovata giovinezza. La vile dottrina del materialismo non è apostolica.