Commento biblico di Adam Clarke
2 Corinzi 4:18
Mentre non guardiamo alle cose che si vedono, ma alle cose che non si vedono: perché le cose che si vedono sono temporali; ma le cose che non si vedono sono eterne. Mentre non guardiamo alle cose che si vedono - Μη σκοπουντων. Mentre non miriamo alle cose che si vedono; non farne nostro oggetto; non si sforzano di ottenerli; poiché non sono degni della ricerca di uno spirito immortale, perché sono visti; sono oggetti a cui l'occhio naturale può arrivare; e sono προσκαιρα, temporanei; devono avere una breve durata e devono avere una fine.
Ma le cose che facciamo nostro scopo e scopo non si vedono; sono spirituali, e quindi invisibili all'occhio del corpo; e inoltre, sono αιωνΐα, eterni - cose che sono permanenti; che non può avere fine; sono cose che appartengono a Dio; santità, felicità e comunicazione e fruizione senza fine di sé.
Ma dobbiamo notare che le afflizioni leggere esercitano questo peso di gloria molto più grande ed eterno solo a coloro che non guardano le cose che si vedono. Un uomo può essere gravemente afflitto, e tuttavia avere l'occhio rivolto al bene temporale; dalle sue afflizioni non può trarre alcun beneficio; sebbene molti pensino che la loro glorificazione debba essere una conseguenza necessaria delle loro afflizioni, e quindi non di rado sentiamo tra i poveri afflitti: "Ebbene, non soffriremo sia qui che nell'altro mondo.
"Le afflizioni possono essere mezzi per prepararci alla gloria, se, durante esse, riceviamo la grazia per salvare l'anima; ma le afflizioni di per sé non hanno alcuna tendenza spirituale né salvifica; al contrario, inaspriscono la mente non rigenerata e causano mormorii contro il provvidenze della Divina Provvidenza Guardiamo dunque a Dio, affinché siano santificati, e quando lo saranno, allora potremo dire esultando: Queste lievi afflizioni, che sono solo per un momento, operano per noi un molto più grande e peso eterno di gloria.
O mondo a venire, in cambio del presente! O eternità, per un momento! O comunione eterna nella vita santa, beata ed eterna di Dio, per il sacrificio di una vita povera, misera e corrotta qui sulla terra! Chi non dà valore a questo seme di un'eternità benedetta non sa cosa esso comprenda. Ciò che gli occhi della carne sono capaci di percepire non è degno di un'anima capace di possedere Dio. Nulla di ciò che è di natura deperibile può essere il bene principale di un essere che è stato creato per l'eternità! - Quesnel.
Commento alla Bibbia, di Adam Clarke [1831].