Inoltre mi sforzerò che possiate essere in grado, dopo la mia morte, di avere sempre in mente queste cose. Inoltre, mi sforzerò - E questo sforzo non è visto in queste due epistole? Lasciandoli in mezzo a loro, anche dopo la sua morte, avevano sempre in mente queste cose.

Dopo la mia morte - Μετα την εμην εξοδον· Dopo la mia uscita, cioè dal suo tabernacolo. Il vero Pietro non era aperto all'occhio, né palpabile al tatto; era nascosto in quel tabernacolo che volgarmente si suppone fosse Pietro. C'è un pensiero molto simile a questo nell'ultima conversazione di Socrate con i suoi amici. Mentre questo grande uomo stava per bere il veleno al quale era stato condannato dai giudici ateniesi, il suo amico Critone disse: "Ma come verresti sepolto? - Socrate: Come ti pare, se puoi solo prendermi, e io non sfuggire alla tua ricerca.

Poi, sorridendo dolcemente, disse: Non posso persuadere Critone, ὡς εγω ειμι οὑτος ὁ Σωκρατης ὁ νυνι διαλεγομενος, che IO SONO quel Socrate che ora conversa con te; ma crede che io sia lui, ὁν οψεται ολιγον ὑστερον νεκρον, και ερωτα πως εδι με θαπτειν, che fra poco vedrà morto; e mi chiede come sarei stato sepolto? Ho affermato che, dopo aver bevuto il veleno, non sarei più rimasto con te, ma me ne sarei andato a certe felicità dei beati." Platonis Phaedo, Oper., vol. i, edit. Bipont., p 260.

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