Poiché l'Agnello che è in mezzo al trono li pascerà e li condurrà alle sorgenti vive delle acque: e Dio asciugherà ogni lacrima dai loro occhi. L'Agnello - Il Signore Gesù, in trono con suo Padre nella gloria ineffabile.

Li nutrirà - Comunicherà loro ogni cosa calcolata per garantire, continuare e aumentare la loro felicità.

Fontane d'acqua vive - Una sorgente nella fraseologia ebraica è chiamata acqua viva, perché continuamente ribolle e scorre. Per queste fonti perpetue dobbiamo intendere le infinite fonti di conforto e felicità, che Gesù Cristo aprirà dalla sua propria infinita pienezza a tutte le anime glorificate. Queste eterne fontane viventi faranno un'infinita varietà nei piaceri dei beati.

Non ci sarà uniformità, e di conseguenza non stucchevolezza con il perpetuo godimento delle stesse cose; ogni momento aprirà una nuova fonte di piacere, istruzione e miglioramento; faranno un progresso eterno verso la pienezza di Dio. E come Dio è infinito, così sono infiniti i suoi attributi; e attraverso l'infinito si scopriranno sempre più di quegli attributi; e la scoperta di ciascuno sarà una nuova fonte o fonte di piacere e godimento.

Queste fonti devono aprirsi per tutta l'eternità, e tuttavia, per tutta l'eternità, rimarranno ancora, nelle perfezioni assolute della Divinità, un'infinità di esse da aprire! Questa è una delle immagini più belle della Bibbia.

Dio asciugherà - Nel modo più affettuoso e paterno, tutte le lacrime dai loro occhi - tutte le cause di angoscia e dolore. Avranno una felicità pura e senza mescolanza. Lettore, questa è la felicità di coloro che sono lavati dai loro peccati. Ti sei lavato? Oh, non riposarti finché non sarai pronto a comparire davanti a Dio e all'Agnello.

Se questi santi non avevano incontrato problemi e angustie, con ogni probabilità non avrebbero eccelso così tanto in giustizia e vera santità. Quando tutte le vie di comodità mondane sono chiuse, siamo obbligati a cercare il nostro tutto in Dio; e non c'è nulla da lui cercato che non si trovi in ​​lui.

Commento alla Bibbia, di Adam Clarke [1831].

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