Commento biblico di Adam Clarke
Atti degli Apostoli 1:25
Affinché prenda parte a questo ministero e apostolato, dal quale Giuda cadde per trasgressione, per poter andare al suo posto. Che prenda parte a questo ministero, ecc. - Invece di τον κληρον, la sorte, che traduciamo parte, τον τοπον, il luogo, è la lettura dell'ABC*, del Copto, della Vulgata e dell'Itala nel Codex Bezae, e da loro si può leggere il versetto così, Che egli possa prendere il posto di questo ministero e apostolato, (da cui Giuda cadde) e andare al suo proprio posto; ma invece di ιδιον, proprio, il Codex Alexandrinus, e uno dei manoscritti di Matthai, leggi δικαιον, solo - affinché possa andare al suo posto giusto o appropriato.
Questo versetto è stato variamente esposto:
1. Alcuni suppongono che le parole, affinché possa andare al suo posto, siano pronunciate di Giuda, e la sua punizione nell'inferno, che dicono debba essere il posto di una persona come Giuda.
2. Altri li riferiscono all'acquisto del campo, fatto dai trenta denari per i quali aveva venduto nostro Signore. Quindi abbandonò il ministero e l'apostolato, per poter andare al suo posto, cioè. quello che aveva acquistato.
3. Altri, con più apparente decoro, affermano che il proprio posto significa la propria casa, o precedente occupazione; lasciò questo ministero e apostolato per poter riprendere il suo precedente impiego insieme alla sua famiglia, ecc. Questo è principalmente il significato di Numeri 24:25 : E Balaam tornò al suo posto, cioè al suo paese, amici, e occupazione.
4. Altri pensano che significhi semplicemente lo stato dei morti in generale, indipendentemente da ricompense o punizioni; come è probabilmente inteso da Ecclesiaste 3:20 : Tutti vanno in un unico luogo: tutti sono della polvere, e tutti tornano in polvere. Ma,
5. Alcuni dei migliori critici affermano che le parole (come prima accennato) appartengono a Mattia - il suo posto è l'ufficio a cui stava per essere eletto. Se qualcuno obietta, questo non potrebbe essere chiamato il suo posto, perché non era ancora stato assegnato ad esso, ma l'inferno potrebbe essere chiamato proprio il posto di Giuda, perché, per tradimento e cupidigia, era completamente preparato per quel luogo di tormento, si può rispondere che il posto proprio o proprio di un uomo è quello per cui è idoneo a esserne qualificato, sebbene non possa ancora possedere un tale posto: così S.
Paolo, ciascuno riceverà la propria ricompensa, τον ιδιον μισθον, chiamata là sua propria, non perché l'avesse già in possesso, poiché ciò non doveva avvenire fino alla risurrezione dei giusti; ma dal suo essere qualificato in questa vita per lo stato di gloria nell'altra. Vedi le osservazioni alla fine del capitolo.