L'indomani, perché avrebbe saputo la certezza per cui era accusato dai Giudei, lo sciolse dal suobande, ordinò ai capi dei sacerdoti e a tutto il loro consiglio di presentarsi, fece scendere Paolo e lo pose davanti a loro. Egli - comandò - a tutto il loro consiglio di apparire - Invece di , venire, che traduciamo, apparire, συνελθειν, riunire, o riunirsi, è la lettura di ACE, quasi altri venti, l'Etiope, l'Arabo, la Vulgata, Crisostomo e Teofilatto: questa lettura che Griesbach ha accolto nel testo; ed è molto probabilmente quello vero: poiché il capitano in capo desiderava conoscere la certezza della questione, desiderava che il consiglio ebraico, o sinedrio, si riunisse ed esaminasse a fondo la faccenda, affinché potesse sapere di ciò che l'apostolo era accusato ; come la legge non gli permetterebbe di procedere contro un romano in alcun modo giudiziale, ma sulla prova più chiara; e, siccome capì che la causa della loro inimicizia era qualcosa che riguardava la loro religione, considerò il Sinedrio il giudice più appropriato, e perciò ordinò loro di radunarsi; e non c'è dubbio che lui stesso, e un numero sufficiente di soldati, si prese cura di assistere, poiché la persona di Paolo non poteva essere al sicuro nelle mani di persone così prevenute, prive di principi e arrabbiate.

Questo capitolo dovrebbe terminare con il ventinovesimo verso, e il seguente dovrebbe iniziare con il trentesimo; questa è la divisione più naturale, ed è seguita da alcune delle edizioni più corrette del testo originale.

1. Nel suo discorso al concilio, Paolo afferma di essere ebreo, nato da e tra ebrei; e che aveva una regolare educazione ebraica; e si cura d'osservare d'aver ben presto assorbito tutti i pregiudizi propri de' suoi connazionali, e ne aveva dato piena prova nella sua persecuzione de' Cristiani. Così, le sue affermazioni, circa l'inutilità delle cerimonie legali, non potevano essere attribuite né all'ignoranza né all'indifferenza.

Se un gentile, non importa quanto dotto o eminente, avesse insegnato così, tutto il suo insegnamento sarebbe stato attribuito all'ignoranza, al pregiudizio e all'invidia. Dio, dunque, nella sua infinita misericordia, si è servito di un ebreo eminentissimo, dotto e bigotto, per dimostrare la nullità di tutto il sistema ebraico, e mostrare la necessità del Vangelo di Gesù Cristo.

2. Alla fine di questo capitolo, il Dr. Dodd ha la seguente giudiziosa osservazione: - "Per quanto ingiusto fosse nell'ufficiale romano, su questo clamore popolare, tentare di sottoporre questo santo apostolo alla tortura, così ragionevole era S. L'appello di Paolo, come cittadino romano, a declinare quella sofferenza: è una prudenza degna dell'imitazione del più coraggioso degli uomini, di non gettarsi in inutili difficoltà.

Il vero coraggio è molto diverso dalla temerarietà avventata e incurante; né abbiamo alcun obbligo, come cristiani, di rinunciare ai nostri privilegi civili, che dovrebbero essere stimati come doni di Dio, ad ogni invasore insolente e turbolento. In mille circostanze, la gratitudine a Dio e il dovere verso gli uomini ci obbligheranno a insistere su di loro; e una generosa sollecitudine per coloro che potrebbero venire dopo di noi dovrebbe impegnarci a lavorare per trasmetterli ai posteri migliorati anziché deteriorati." Questo dovrebbe essere un articolo nel credo di ogni genuino britannico.

Commento alla Bibbia, di Adam Clarke [1831].

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