E dopo alcuni giorni il re Agrippa e Berenice vennero a Cesarea per salutare Festo. Re Agrippa - Questo era il figlio di Erode Agrippa, di cui si parla Atti degli Apostoli 12:1 . Alla morte del fratello minore di suo padre, Erode, gli succedette nel regno di Calcide, per favore dell'imperatore Claudio: Jos.

antiquariato lib. xx. berretto. 4, s. 2; e Bell. lib. ii. berretto. 12, s. 1. In seguito Claudio lo rimosse da quel regno in uno più grande, dandogli la tetrarchia di Filippo, che conteneva Traconite, Batanea e Gaulonite. Gli diede anche la tetrarchia di Lisania e la provincia governata da Varo. Jos. Antiq. lib. xx. berretto. 6, s. 1; Campana. lib. ii. berretto. 19, s. 8. Nerone fece un'ulteriore aggiunta e gli diede quattro città, Abila, Julias in Peraea, Tarichaea e Tiberias in Galilea: Jos.

antiquariato lib. xx. berretto. 7, s. 4; Campana. lib. ii. cap 13, s. 2. Claudio gli diede il potere di nominare il sommo sacerdote tra i Giudei; Joseph. antiquariato lib. xx. berretto. 1, s. 3; e si possono vedere esempi del suo esercizio di questo potere in Giuseppe. antiquariato lib. xx. berretto. 7, s. 8, 11. Questo re era fortemente attaccato ai Romani, e fece ogni cosa in suo potere per impedire che i Giudei si ribellassero contro di loro; e quando non poté prevalere, unì le sue truppe a quelle di Tito, ed assistette all'assedio di Gerusalemme: sopravvisse parecchi anni alla rovina del suo paese. Vedi Vescovo Pearce e Calmet.

Berenice, o, come talvolta è chiamata, Berenice, era sorella di questo Agrippa, e della Drusilla menzionata Atti degli Apostoli 24:24 : Fu dapprima maritata a suo zio Erode, re di Calcide, Jos. Antiq. lib. xix. berretto. 9, s. 1; e, alla sua morte, andò a vivere con suo fratello Agrippa, con il quale fu violentemente sospettata di condurre una vita incestuosa. Giovenale, come al solito, ne parla nel modo più ampio - Sat. vi. ver. 155: -

Deinde adamas notissimus, et Berenices

In digito factus pretiosior: hunc dedit olim

Barbarus incestae, dedit hunc Agrippa sorori.

"Poi, un diamante più prezioso, reso più prezioso dall'essere messo al dito di Berenice; un barbaro lo diede a questa donna incestuosa in precedenza; e Agrippa lo diede a sua sorella."

Giuseppe Flavio menziona la notizia di una sua conversazione criminale con suo fratello Agrippa, φημης επισχουσης, ὁτι τἀδελφῳ συνῃει. Per difendersi da questo scandalo, persuase Polemone, re di Cilicia, ad abbracciare la religione giudaica ea sposarla; questo fu indotto a fare a causa delle sue grandi ricchezze; ma lei lo lasciò presto, e lui si ribellò al paganesimo: vedi Jos.

antiquariato lib. xx. berretto. 7, s. 3. Dopo di ciò, visse spesso con suo fratello e la sua vita non era affatto lodevole; si era, però, indirizzata per ingraziarsi Tito Vespasiano, e si diceva addirittura che fosse diventata imperatrice - propterque insignem reginae Berenices amorem, cui etiam nuptias pollicitus ferebatur. - Segna. in Vit. Titi. Il che fu impedito dai mormorii del popolo romano: Berenicen statim ab urbe dimisit, invitus invitam.

- Ibidem. Anche Tacito, Hist. lib. ii. berretto. 1, parla del suo intrigo amoroso con Tito. Da tutti i resoconti doveva essere una donna di grande indirizzo; e, nel complesso, un carattere eccezionale.

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