Commento biblico di Adam Clarke
Colossesi 2:23
Le quali cose hanno davvero una dimostrazione di saggezza nell'adorazione della volontà, nell'umiltà e nell'abbandono del corpo; non in alcun onore per il sazietà della carne. Quali cose hanno davvero una mostra di saggezza - Tutte queste prescrizioni e riti hanno davvero l'apparenza di saggezza, e sono raccomandate da ragioni plausibili; ma formano un culto che Dio non ha comandato, e prescrivono macerazioni del corpo, accompagnate da un'umiliazione dello spirito, che non sono né vantaggiose per l'anima, né di alcun vantaggio per il corpo; così che tutta la loro religione non vale niente.
Ciò che qui viene chiamato adorazione della volontà, εθελοθρησκεια, significa semplicemente un modo di adorazione che un uomo sceglie per se stesso, indipendentemente dalla rivelazione che Dio ha dato. L'intero sistema del deismo è una εθελοθρησκεια, un culto fondato nella volontà o nei capricci dell'uomo, e non nella saggezza o volontà di Dio; ed è tanto vantaggioso per il corpo e per l'anima quanto quello di cui parla l'apostolo.
Dio sarà servito a modo suo; è giusto che prescriva all'uomo le verità che deve credere e le ordinanze che deve usare. Rifiutare di ricevere il suo insegnamento per preferire le nostre fantasie, è accendere una candela da un centesimo in sostituzione del sole di mezzogiorno. Fin dall'inizio del mondo Dio ha prescritto il culto che più gli era gradito, e non ha mai lasciato all'uomo una questione di tale momento.
Le nazioni che non hanno avuto una rivelazione, o hanno rifiutato di ricevere ciò che Dio ha dato, mostrano, con la loro diversità di adorazione, superstizione, assurdità e in molti casi crudeltà, quale sarebbe stato lo stato dell'insieme, non se Dio, nella sua infinita misericordia, l'ha benedetta con una rivelazione della sua volontà. Dio ha dato indicazioni riguardo alla sua adorazione; ed ha stabilito il settimo giorno per gli esercizi peculiari dei doveri spirituali: altre volte l'ha lasciato al comodo dell'uomo; e abusano del testo che dice che la fissazione di tempi e luoghi particolari per il servizio religioso è il culto della volontà.
Dio prescrive la cosa, e lascia all'uomo, eccetto nel caso del sabato, di fissare il tempo e il luogo; né è possibile essere troppo frequenti nel culto di Dio, non più che essere troppo ferventi.
Commento alla Bibbia, di Adam Clarke [1831].