Commento biblico di Adam Clarke
Colossesi 3:16
La parola di Cristo dimori in voi riccamente in ogni sapienza; insegnandovi e ammonendovi a vicenda con salmi, inni e canti spirituali, cantando con grazia nei vostri cuori al Signore. Lascia che la parola di Cristo dimori in te riccamente - credo che l'apostolo significhi che i Colossesi dovrebbero essere ben istruiti nella dottrina di Cristo; che dovrebbe essere il loro studio costante; che dovrebbe essere frequentemente predicato, spiegato e applicato tra loro; e che tutta la saggezza in esso contenuta dovrebbe essere ben compresa.
Così la dottrina di Dio dimorerebbe riccamente, cioè abbondantemente, in mezzo a loro. Ma qui sembra esserci un'allusione alla Shechinah, o simbolo della presenza divina, che abitava nel tabernacolo e nel primo tempio; e ad un'opinione comune tra i giudei, che si esprime così in Melchita, fol. 38, 4: מקום שהתורה שם שבינה שם עמה; Ovunque sia la Legge, lì è presente la Shechinah con essa.
Né questa è una vana supposizione; dovunque la parola di Dio sia seriamente letta, ascoltata o predicata, c'è Dio stesso; e in quella Chiesa o società religiosa dove la verità di Dio è proclamata e coscienziosamente creduta, c'è la dimora costante di Dio. A causa di una cattiva indicazione questo versetto non è molto intelligibile; i vari membri di esso dovrebbero essere distinti così: Lascia che la dottrina di Cristo dimori abbondantemente in mezzo a voi; insegnandosi e ammonendosi vicendevolmente con ogni sapienza; cantando con grazia nei vostri cuori al Signore, in salmi, inni e canti spirituali.
Questa disposizione l'originale non solo sopporterà, ma la richiede assolutamente e non ha senso senza di essa. Vedi la nota su Efesini 5:19 .
Il canto qui raccomandato è molto diverso da quello comunemente usato nella maggior parte delle congregazioni cristiane; una congerie di suoni senza senso, associati a fasci di ripetizioni insensate, e spesso ridicole, che allo stesso tempo depravano e disonorano la Chiesa di Cristo. La melodia, che può essere la più appropriata per la musica devozionale, è ora sacrificata a un'armonia esuberante, che richiede non solo molti tipi diversi di voci, ma diversi strumenti musicali per sostenerla.
E con questi mezzi assurdi si distrugge la semplicità del culto cristiano, e si impedisce totalmente ogni edificazione. E questo genere di canto si è ampiamente dimostrato assai nocivo alla pietà personale di coloro che vi si adoperano; anche di coloro che entrano con una parte considerevole di umiltà e mansuetudine cristiana, quanti pochi continuano a cantare con grazia nel loro cuore al Signore?