Commento biblico di Adam Clarke
Ebrei 1:14
Non sono tutti spiriti al servizio, inviati per servire coloro che saranno eredi della salvezza? Non sono tutti spiriti tutelari - Cioè, sono tutti spiriti tutelari; poiché gli Ebrei esprimono spesso l'affermazione più forte con un'interrogazione.
Tutti gli angeli, anche quelli di prim'ordine, sono impiegati dal loro Creatore per servire coloro che credono in Cristo Gesù. Quali sono questi servizi e come vengono eseguiti, sarebbe impossibile affermarlo. Molto è stato scritto sull'argomento, in parte fondato sulla Scrittura e in parte su congetture. Sono, senza dubbio, costantemente impiegati nell'allontanare il male e nel procurare il bene. Se Dio aiuta l'uomo per mezzo dell'uomo, non c'è da meravigliarsi che aiuti l'uomo mediante gli angeli.
Sappiamo che non ha bisogno di nessuno di questi aiuti, perché può fare tutto da solo; tuttavia sembra gradito alla sua infinita saggezza e bontà usarli. Questo fa parte dell'economia di Dio nel governo del mondo e della Chiesa; e una parte, senza dubbio, essenziale per l'armonia e la perfezione del tutto. Il lettore può leggere un discorso molto sensato su questo testo nel vol. ii., pagina 133, del Rev.
Opere di John Wesley, edizione americana. Il Dr. Owen tratta l'argomento in generale nel suo commento a questo verso, vol. iii., pagina 141, ed. 8vo., che poc'anzi mi viene consegnato, e che mi pare opera assai dotta, giudiziosa e importante, ma fin troppo diffusa. In essa le parole di Dio sono annegate nei detti dell'uomo.
La divinità di Cristo è un argomento di così grande importanza, sia per la fede che per la speranza del cristiano, che ritengo necessario metterlo pienamente in luce, ovunque sia citato nelle sacre scritture. È un articolo importante nel credo dell'apostolo, e dovrebbe esserlo nel nostro. Che questa dottrina non possa essere stabilita su Ebrei 1:8 è stata l'affermazione di molti. A quanto ho già detto su questo versetto, mi permetto di aggiungere le seguenti critiche di un dotto amico, che ha fatto di questo argomento il suo particolare studio.
Commento alla Bibbia, di Adam Clarke [1831].