Commento biblico di Adam Clarke
Esodo 5:22
E Mosè tornò al SIGNORE e disse: Signore, perché hai supplicato così male questo popolo? perché è esso che tu mi hai mandato? E Mosè ritornò al Signore - Questo può implicare che c'era un luogo particolare in cui Mosè normalmente andava per comunicare con Geova; oppure può significare quella specie di volgersi del cuore e dell'affetto a Dio, che ogni mente pia si sente disposta a praticare in qualunque tempo e luogo.
Qui si applica il vecchio adagio: "Un cuore che prega non manca mai di un luogo di preghiera". Signore, perché hai supplicato così male questo popolo? - È certo che in questo discorso Mosè usa grande semplicità di parola. Sarebbe difficile dire se fosse figlio di un'impazienza testarda e di un'eccessiva familiarità, o di una forte fede che gli ha dato un accesso più che ordinario al trono del suo grazioso Sovrano.
Quest'ultimo sembra essere il più probabile, poiché non troviamo, dal capitolo successivo, che Dio fosse dispiaciuto della sua libertà; si può quindi supporre che sia stato mantenuto entro i dovuti limiti, e che i principi ei motivi fossero tutti puri e buoni. Tuttavia, va notato, che tale libertà di parola con l'Altissimo non dovrebbe mai essere usata se non in occasioni molto speciali, e quindi solo dai suoi straordinari messaggeri.