Commento biblico di Adam Clarke
Genesi 31:42
Se il Dio di mio padre, il Dio di Abramo e il timore di Isacco non fosse stato con me, certo tu mi avevi mandato via ora vuoto. Dio ha visto la mia afflizione e la fatica delle mie mani e ieri sera ti ha sgridato. La paura di Isacco - È strano che Giacobbe dica, il Dio di Abramo e la paura di Isacco, quando entrambe le parole si riferiscono allo stesso Essere. La ragione forse era questa; Abramo era morto da tempo e Dio era la sua parte inalienabile per sempre.
Isacco era ancora vivo in stato di prova, vivendo nel timore di Dio, non esente dal pericolo di cadere; perciò si dice che Dio è il suo timore, non solo l'oggetto del suo culto religioso in generale, ma quel Dio santo e giusto davanti al quale stava ancora operando la sua salvezza con timore e tremore, temendo di cadere, e tremando per timore che si offenda.