Commento biblico di Adam Clarke
Genesi 47:18
Quando quello stesso anno era finita, che è venuto a lui il secondo anno, e gli dissero: Noi non nasconderemo chedal mio signore, come si spende il nostro denaro; anche il mio signore ha le nostre mandrie di bestiame; non è rimasto nulla agli occhi del mio signore, ma i nostri corpi e le nostre terre: quando quell'anno finì, il sesto anno della carestia, vennero da lui il secondo anno, che fu l'ultimo o il settimo anno del la carestia, in cui era necessario seminare la terra perché ci fosse un raccolto l'anno successivo; poiché Giuseppe, sulla cui predizione si erano basati, aveva predetto che la carestia sarebbe durata solo sette anni, e di conseguenza si aspettavano che l'ottavo anno fosse un anno fruttuoso purché la terra fosse stata seminata, senza la quale, sebbene l'inondazione della terra da parte del Nilo potrebbe ammontare ai sedici cubiti necessari, non ci potrebbe essere raccolto.