Commento biblico di Adam Clarke
Genesi 9:6
Chi sparge il sangue dell'uomo, dall'uomo sarà sparso il suo sangue, perché a immagine di Dio ha fatto l'uomo. Chi sparge il sangue dell'uomo, dall'uomo sarà il suo sangue - Quindi sembra che chiunque uccide un uomo, a meno che inconsapevolmente, come dice la Scrittura, perderà la propria vita.
Un uomo è accusato del delitto di omicidio; di questo crimine è colpevole o non lo è: se è colpevole di omicidio dovrebbe morire; se no, sia punito secondo il demerito del suo delitto; ma per nessun reato se non per omicidio dovrebbe perdere la vita. Togliere la vita ad un altro è l'offesa più alta che si possa commettere contro l'individuo, e contro la società; e la punizione più alta che un uomo può subire per un tale crimine è la perdita della propria vita.
Come la punizione dovrebbe essere sempre proporzionata ai crimini, così la punizione più alta dovuta al crimine più alto non dovrebbe essere inflitta per un reato minore. La legge di Dio e gli eterni dettami della ragione dicono che se un uomo uccide un altro, la perdita della propria vita è insieme la pena più alta che può pagare, e un equivalente per la sua offesa per quanto riguarda la società civile. Se la morte dell'assassino è la pena più alta che può pagare per l'omicidio che ha commesso, allora l'inflizione di questa punizione per qualsiasi reato minore è ingiustizia e crudeltà; e serve solo a confondere le pretese di giustizia, i diversi gradi di turpitudine e di vizio morale, e a rendere disperato il dissoluto: da qui l'adagio così frequente presso quasi ogni ordine di delinquenti: "È altrettanto bello essere impiccato per una pecora come un agnello;"
Quando un legislatore saggio e giudizioso vedrà l'assurdità e l'ingiustizia di infliggere la pena di morte per aver rubato una pecora o un cavallo, aver falsificato una banconota da venti scellini e aver ucciso un uomo; quando quest'ultimo, nella sua turpitudine morale e nelle sue conseguenze rovinose, supera infinitamente le altre?* (* Su questo capo si è realizzata la pia volontà del dottore da quando è stato scritto questo paragrafo. - Editori)