Commento biblico di Adam Clarke
Giobbe 31:10
Allora mia moglie macini a un'altra e gli altri si prostrino su di lei. Lascia che mia moglie macini un altro - Lascia che lavori al mulino a mano, macinando il grano; che era il lavoro severo dello schiavo più meschino. In questo senso il passo è inteso sia dal siriaco che dall'arabo. Vedi Esodo 11:5 (nota) e Isaia 47:2 (nota); e vedi alla fine del capitolo, Isaia 31:8 (nota).
E gli altri si prostrino su di lei - Lascia che sia in uno stato tale da non avere alcun controllo sulla propria persona; il suo proprietario disponendo della sua persona a suo piacimento. Nei paesi asiatici gli schiavi erano considerati così assolutamente proprietà dei loro proprietari, che non solo si servivano di loro come scortaggio e concubinato, ma erano abituati ad accogliere i loro ospiti con loro! Giobbe è così cosciente della propria innocenza, che desidera che venga messa alla prova assoluta; e se ritenuto colpevole, che possa essere esposto alla punizione più penosa e umiliante; anche a quello di essere privato dei suoi beni, privato dei suoi figli, sua moglie fatta schiava, e sottoposta a tutti gli oltraggi in quello stato.